"Se creo qualcosa usando il cuore, molto facilmente funzionerà; se invece uso la testa sarà molto difficile". Così diceva Marc Chagall, artista tra i più amati dal grande pubblico, forse per lo stile così spontaneo, forse per l'uso del colore, forse per le emozioni che sanno suscitare le sue opere. Ogni volta che viene organizzata una mostra a lui dedicata l'interesse della gente - anche di chi non si occupa abitualmente d'arte - è sempre sorprendente. E non dubitiamo che anche questa volta accada lo stesso.
La mostra intitolata "Marc Chagall - l'artista che dipingeva fiabe d'amore", che ha inaugurato ieri e sarà aperta per due mesi, si tiene non un in grande museo ma in una piccola galleria d'arte di Torino, un "gioiellino" come la definisce la proprietaria Elena Salamon. Una galleria peraltro centralissima, ubicata nella piazzetta IV Marzo, a pochi passi dalle maggiori attrazioni della città: se avete in programma una passeggiata in città, non fatevela scappare.
LA MAGIA DI CHAGALL
La galleria d'arte Elena Salamon Arte Moderna ospita dunque
63 tra
litografie, acqueforti e puntesecche, originali, quasi tutte a colori, provenienti da diverse serie e appartenenti al vasto corpus di
opere grafiche realizzate da Chagall durante tutto il corso della sua carriera artistica, dal 1925 fino alla morte. L'artista bielorusso d'origine ebraica, poi naturalizzato francese (1887-1985), amava particolarmente la
litografia, strumento che permetteva
ampio uso del colore e alte tirature: una scelta artistica che soprattutto a cavallo del Secolo aveva riscosso grande successo a
Parigi. Per Chagall l'uso della litografia era connesso al preciso obiettivo di
far conoscere l'arte a più persone possibile: la stampa era utilizzata per dare
un messaggio visivo.
Nelle opere esposte a Torino appaiono tutti i temi tipici di Chagall: il suo universo colorato, i simboli, le figure fluttuanti, i personaggi fantastici connessi alla famiglia, al teatro e al circo, le allegorie magiche, il volo degli innamorati. Ecco il perché del titolo della mostra. “Io sono un mistico - diceva spesso - non vado in chiesa o in sinagoga, per me lavorare è pregare. Noi rifiutiamo ogni divinità, parliamo persino della sua decadenza. Ma facciamo un errore: cerchiamo qualcosa in grado di sostituire questo senso divino. Ci occupiamo freddamente, attraverso il calcolo, di migliorare la situazione materiale dell’uomo e il suo destino. Con questo, però, spesso distruggiamo in noi stessi e negli altri l’amore, il Divino, chiamatelo come volete” (1985, Conferenza all’università di Chicago).
INFORMAZIONI
Marc Chagall - l'artista che dipingeva fiabe d'amore
Dal 21 marzo al 20 maggio 2017
Galleria Elena Salamon, via Tasso 11 (piazzetta IV Marzo), Torino
Orari: martedì, mercoledì e venerdì 15-19; giovedì e sabato 10.30-19.
Sito web
www.elenasalamon.com.
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