A questo scopo un tavolo tecnico ha lavorato in questi mesi per definire le modalità per rendere operativo il progetto e lo standard di servizi che ciascuna casa cantoniera dovrà offrire al cliente stradale, assicurando così la massima uniformità alla rete e conservando al tempo stesso un forte elemento identitario.
QUALI SONO LE CASE CANTONIERE COINVOLTE
Le prime 30 case che verranno riqualificate si trovano in Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. Sono strutture che, anche grazie alla collocazione geografica, hanno potenzialità per sviluppare servizi sinergici con i piani di valorizzazione turistico-culturale del territorio.
In particolare, cinque case sono in Valle d'Aosta (presso Saint Rhemy en Bosses, Pré Saint Didier, La Thuile e Verres); cinque in Veneto (presso Cortina d'Ampezzo); due in Piemonte (presso Exilles e Claviere); sette in Lombardia (presso Dervio, Campolodcino, Spinone al Lago, Ponte di Legno, Salò, Toscolano Maderno e Limone sul Garda); tre in Emilia Romagna (presso Berceto e Fornovo di Taro); quattro in Toscana (presso San Vincenzo, Castagneto Carducci e Rapolano Terme); due nel Lazio (presso Cisterna di Latiuna e Terracina; e due in Puglia (presso Bari e Altamura).
Che cosa diventeranno le 30 case caratterizzate dal famoso colore rosso pompeiano che le ha rese celebri e riconoscibili? Il progetto parla di una loro riconversione in alberghi, ristoranti, bar e punti di informazione, restando un punto di riferimento importante a sostegno degli automobilisti. L’obiettivo del progetto pilota è, infatti, quello di aumentare i servizi al cliente stradale, legando le strutture al territorio e prestando attenzione alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica, alla sicurezza e all’innovazione tecnologica delle infrastrutture. Si vuole in poche parole promuovere l'identità dei terriori ed evidenziare le unicità del patrimonio locale.
IL BANDO DI GARA
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità: sono le tipologie del servizio che le case cantoniere inserite nel progetto pilota dovranno offrire ai clienti su tutto il territorio. I servizi di base richiesti sono infatti pernottamento, bar e ristoro, free Wi-Fi, postazioni di ricarica per i veicoli elettrici e info point di informazione turistica.
LE DICHIARAZIONI
“Utilizzare la Ieva del riuso per rigenerare il nostro patrimonio immobiliare - ha dichiarato Roberto Reggi – è un’occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico. Su questo fronte sono numerose le iniziative che l’Agenzia del demanio ha avviato per il recupero dei beni pubblici. Con il progetto delle case cantoniere si apriranno spazi di accoglienza e vivibilità in immobili oggi in disuso, lungo i più suggestivi percorsi religiosi, turistici e naturalistici del nostro Paese”.
“Il Progetto di riqualificazione delle case cantoniere – ha spiegato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani – rappresenta un modello innovativo di gestione, rispettoso del paesaggio e dell’ambiente, che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari dell’azienda. Gli interventi di ristrutturazione, per i quali Anas ha previsto un investimento di circa 7,5 milioni di euro in tre anni, a partire da quello in corso, contribuiranno a potenziare il valore del patrimonio aziendale e a preservarlo nel tempo, sostenendo l’identità locale e creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio”.
INFORMAZIONI
Il bando di gara per la “Concessione della gestione e valorizzazione di trenta Case Cantoniere” è stato pubblicato venerdì 15 luglio 2016 sulla Gazzetta Ufficiale n. 81. Le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, dovranno pervenire sul Portale Acquisti di Anas https://acquisti.stradeanas.it, a pena di esclusione, entro le ore 12.00 del 31/10/2016. L’obiettivo è quello di aprire la prima casa cantoniera a giugno 2017.
Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.casecantoniere.it.
GLI ESEMPI
Come potrebbe diventare la Casa Cantoniera "Sabini" al km 75,053 della strada statale 96 “Barese”, Comune di Altamura (BA)
Come potrebbe diventare la Casa Cantoniera "Monte Marino" al km 68, 264 della strada statale 62 della Cisa, Comune di Berceto (PR)