Oggi, 23 gennaio 2018, per celebrare Anelli e l'evento, a scendere nelle grotte di Castellana è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ad accompagnarlo, il figlio di Anelli, Franco come il padre: padre che ebbe un ruolo fondamentale per le grotte, dato che nel 1949 fu chiamato a Castellana per assumerne la direzione. Lo speleologo rimase direttore fino alla sua morte, nel 1977: in quasi trent'anni, si dedicò a una intensa attività di esplorazione, rilevamento, ricerca, valorizzazione turistica.
"Le Grotte di Castellana non sono solo una meraviglia di Puglia, ma anche meraviglia d’Italia. Gli 80 anni dalla loro scoperta sono una ricorrenza importante, particolarmente significativa. Quando Franco Anelli è sceso, ha aperto una strada di grande importanza, è stato non solo scopritore ma anche valorizzatore delle grotte aiutato dai castellanesi, da Vito Materrese» ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando nel corso della cerimonia. Matarrese era un operaio locale che aiutò dapprima Anelli nell'esplorazione della grotta e poi continuò a studiarla da solo, arrivando alla scoperta della famosa Grotta Bianca.
Oggi la visita al pubblico delle grotte di Castellana si snoda lungo un percorso di 3 chilometri: una straordinaria escursione guidata a 60 metri di profondità in uno scenario stupefacente di stalattiti, stalagmiti, fossili, cavità, caverne dai nomi fantastici. Mentre si cammina a una temperatura costante di 16°-18 °C, si imparano le differenze tra colate e cortine, tra concrezioni coralloide e cristalli di laghetto. Ci sono anche le concrezioni eccentriche, che sembrano sfidare la legge di gravità, e le perle di grotta, strati di calcite originati attorno a un microscopico granello di roccia.