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“Da una parte i colorati, dall’altra i bianchi...” quante volte lo abbiamo ripetuto, in un mantra sul famigerato corretto uso della lavatrice. Ma un domani non troppo lontano il dibattito colorito si accenderà anche sulla raccolta differenziata del vetro, che dovremo suddividere tra vetro trasparente e vetro colorato.
Niente panico: a differenza di molti paesi Ue, in Italia si annuncia solo una fase di sperimentazione per gli enti che vorranno impegnarsi in questa buona pratica su di un materiale preziosissimo per l’economia circolare.
La prospettiva di una “differenziata del vetro per colore” si apprende dal nuovo accordo tra l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani (Anci) e il CoReVe, il Consorzio Recupero Vetro, in vigore dal primo settembre 2020 al 31 dicembre 2024. L’obiettivo comune alle associazioni è migliorare la qualità della raccolta differenziata per sostenere un’economia circolare nazionale che vede, nella filiera degli imballaggi in vetro, un modello d’eccellenza.
“L’obiettivo principale dell’intesa – ha dichiarato il presidente di CoReVe, Gianni Scotti – è valorizzare la qualità della raccolta del vetro finalizzata al riciclo. Ecco perché abbiamo voluto aumentare del 40% i corrispettivi in denaro ai comuni virtuosi che riescono a riciclare materiale di alta qualità. Mentre abbiamo ridotto i contributi per chi effettua una pessima raccolta”.
IL “PREMIO SACCHETTI”
In fase di riciclo del vetro la presenza di plastica e altri materiali (ceramica e cristallo) nelle campane di raccolta rappresenta uno dei problemi principali. Lo stesso Scotti sottolinea come “si sia voluto puntare all’introduzione di un premio per la riduzione della presenza di sacchetti nei cassonetti del vetro ”.
In fase di riciclo del vetro la presenza di plastica e altri materiali (ceramica e cristallo) nelle campane di raccolta rappresenta uno dei problemi principali. Lo stesso Scotti sottolinea come “si sia voluto puntare all’introduzione di un premio per la riduzione della presenza di sacchetti nei cassonetti del vetro ”.
Nell’accordo viene specificato infatti che se in fase di smaltimento e riciclo saranno rinvenuti più di 10 sacchetti ogni 300 kg di materiale, si introdurrà una penale di 3 euro.
I più virtuosi guadagneranno invece fino a 73 euro in più per ogni tonnellata di rifiuti di vetro, rispetto ai 53 euro pagati fino ad ora in fascia A. È quello chiamato in gergo “premio sacchetti”. Ora è il momento dell’avvio della sperimentazione con gli enti che si faranno avanti.
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Scopri di più sul riciclo del vetro su Coreve.it
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