Si chiama Oltre il Pantheon ed è un nuovissimo spazio espositivo che racconta in modo inedito, attraverso ricostruzioni, punti di vista e suggestioni, la lunga storia dello straordinario complesso monumentale romano e del suo contesto urbano nei secoli. Appena inaugurato, l'allestimento è negli spazi della Basilica di Nettuno al Pantheon, ambienti finora pressoché sconosciuti e ora restituiti al pubblico.
«In questi ambienti» commenta il Direttore ad interim del Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma Luca Mercuri erano conservati, come in un suggestivo deposito nascosto, materiali eterogenei e affascinanti: reperti archeologici, decorazioni, monumenti celebrativi, affreschi ed elementi architettonici del culto che nei secoli hanno accompagnato la vita del tempio antico, poi divenuto basilica cristiana, e del paesaggio urbano che lo circondava. Oggi questi oggetti trovano una nuova collocazione all’interno di un racconto unitario, arricchito da ricomposizioni, apparati digitali e tecnologie immersive. Il grande videomapping dedicato all’Oculus aggiunge un elemento di emozione e meraviglia, ma anche di conoscenza, perché rende percepibile, con immediatezza, il dialogo tra luce e architettura che da sempre caratterizza il Pantheon. È il primo passo di un progetto più ampio, che guarda a un Pantheon sempre più leggibile, accessibile e aperto a pubblici diversi, nel rispetto della sua natura peculiare».

L'ITINERARIO DI "OLTRE IL PANTHEON"
La visita si apre con un videomapping immersivo proiettato sulla parete che separa questi ambienti dalla Rotonda: una spettacolare – e al tempo stesso scientificamente rigorosa – “scomposizione” visiva del diaframma introduce il pubblico agli straordinari effetti luminosi dell’Oculus nei momenti astronomici e rituali più significativi dell’anno.

La visita prosegue nelle sale dedicate al Pantheon di età romana e al suo contesto urbano. Un plastico ricco di dettagli, in dialogo con un tavolo multimediale che consente un’esplorazione attiva delle fasi costruttive e delle successive trasformazioni, permette di cogliere l’evoluzione del monumento nei secoli. Segue la sala dedicata alla Basilica di Nettuno, che restituisce visibilità a un edificio importante – ma pressoché sconosciuto ai pubblici – del Campo Marzio, quasi del tutto scomparso nel tessuto urbano ma fondamentale nella storia di Roma anche per la sua forte connotazione celebrativa legata alla vittoria navale di Azio, determinante per l’ascesa del primo imperatore Augusto.

Il percorso si apre poi al paesaggio monumentale del Campo Marzio. Una proiezione in rotazione, attivata dal visitatore tramite un comando rotante, permette di passare con fluidità da una fase topografica all’altra, in dialogo ideale con una selezione simbolica reperti – di epoche diverse – rinvenuti durante gli scavi di isolamento del Pantheon ed esposti lungo le pareti laterali. Un video realizzato grazie ai materiali dell’Archivio Luce Cinecittà riporta agli anni Trenta, nel cuore dei grandi restauri novecenteschi del monumento.

La sezione successiva è dedicata al Pantheon cristiano, raccontato attraverso opere e frammenti che ne documentano le trasformazioni dal 609 all’età moderna. Particolarmente suggestiva è la ricomposizione in scala 1:1 del ciborio altomedievale, con le sue raffinate decorazioni a pavoni e motivi vegetali, simboli di vita eterna. Accanto ad esso, un affresco del XIV secolo – proveniente dalla decorazione medievale della Cappella Maggiore e staccato quando il Pantheon divenne sede delle tombe reali – viene presentato dopo un accurato restauro che ne ha restituito la straordinaria ricchezza cromatica.

Il racconto prosegue con i monumenti con i busti degli uomini illustri e con la monumentale edicola seicentesca, che fino al 1960 custodiva la venerata icona della Madonna del Pantheon: i suoi elementi architettonici, conservati separatamente in questi ambienti fin dalla rimozione, sono oggi per la prima volta ricomposti integralmente restituendo al manufatto la forza monumentale originaria. Il percorso si conclude con un deposito a vista, pensato come spazio di studio, ricerca e documentazione.

L'ATTENZIONE ALL'ACCESSIBILITÀ
Grande attenzione è stata data al tema dell’accessibilità nelle sue diverse declinazioni: l’accessibilità fisica ma soprattutto l’accessibilità cognitiva, che rappresenta la vera sfida degli allestimenti contemporanei, perché significa offrire strumenti e linguaggi capaci di parlare a pubblici diversi. Grazie a un ascensore interno, completato nel 2024 nell’ambito dell’intervento di riqualificazione del piano terra – coordinato da Gabriella Musto e progettato da STARTT – questi ambienti sono oggi pienamente accessibili anche alle persone con difficoltà o disabilità motorie.
«Raccontare il Pantheon attraverso questi ambienti suggestivi significa aprire nuove prospettive su un luogo iconico, mostrando la ricchezza delle sue trasformazioni e delle sue molte vite. È un invito a esplorare la ricchezza e la complessità del nostro patrimonio culturale, in un dialogo continuo tra ricerca, conservazione, valorizzazione e accessibilità per tutti i pubblici» ha dichiarato dichiara il Direttore generale Musei Massimo Osanna.

INFORMAZIONI
Le visite al nuovo percorso si svolgeranno tutti i giorni, esclusa la prima domenica del mese, secondo gli orari indicati nell’app “Musei Italiani” (Android o Apple) attraverso la quale è possibile effettuare la prenotazione. L’esperienza comprende sia la visita agli ambienti della Basilica di Nettuno sia l’accesso ordinario al Pantheon, che avverrà tramite un suggestivo passaggio interno dedicato.