21 borghi straordinari torneranno a vivere. Un meccanismo virtuoso voluto da dal Ministero della Cultura ha portato le regioni a individuare progetti ambiziosi che daranno nuove vocazioni a luoghi meravigliosi. Sul PNRR dobbiamo correre, c’è un cronoprogramma stringente e lo stiamo rispettando”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo, insieme al Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, alla Coordinatrice della Commissione Cultura alla Conferenza delle Regioni, Ilaria Cavo, e al Professor Giuseppe Roma, componente del Comitato Nazionale Borghi del MiC nonché vicepresidente del Touring Club Italiano, alla presentazione prevista dal Piano Borghi del PNRR.
 
“L’obiettivo del piano Borghi previsto dal Pnrr – ha proseguito il Ministro - è quello di creare una crescita sostenibile e di qualità e di distribuirla su tutto il territorio nazionale. Da qui è partita questa idea che si è poi sviluppata attraverso un confronto con le Regioni, l’Anci e il Comitato Borghi". “Abbiamo chiesto alle Regioni – ha detto ancora il Ministro - di scegliere un borgo all’interno del loro territorio con queste caratteristiche che adesso verrà finanziato con 20 milioni di euro. I progetti non riguarderanno solo il recupero del patrimonio storico artistico di questi luoghi meravigliosi ma anche l'individuazione di una vocazione specifica e su questo punto le Regioni hanno messo in atto dei meccanismi virtuosi e scelto una progettazione complessiva. Credo molto in questo piano – ha continuato Franceschini - perché chi ha responsabilità amministrative, politiche e di governo deve capire la direzione da prendere e iniziare processi di cambiamento. Le potenzialità della rete e della banda larga renderanno questi borghi luoghi di possibile lavoro. È una grande sfida e credo che sia solo l'inizio: se questo meccanismo funzionerà e questi luoghi rifioriranno e si ripopoleranno, credo che non ci si fermerà più".

"L’affiancamento del Comitato al Ministero della Cultura per formulare l’avviso pubblico rappresenta una assoluta innovazione di metodo nella gestione dei fondi del PNRR” ha esordito il prof. Roma "ed è anche una delle ragioni del successo ottenuto fra i potenziali beneficiari. Un piccolo comune su tre ha risposto al bando”. "I borghi sono usciti dal cono d’ombra – ha proseguito – e hanno testimoniato un’insospettabile capacità di progettare. Il Comitato ha indirizzato il programma verso le nuove attività da insediare nei borghi, creando così opportunità di lavoro per le nuove generazioni da cui potrà derivare l’afflusso di nuovi residenti nei piccoli comuni.” In altri termini si è cercato di sollecitare progetti in grado di creare lavoro e non solo volti al restauro di edifici o monumenti. “Persone, oltre le case, le pietre, i monumenti – ha sintetizzato Roma – nella convinzione che non ci sia in Italia un solo chilometro quadrato di territorio i cui valori, la cui bellezza, la cui storia non possano tramutarsi in occasione di sviluppo sostenibile”.
 
1. PIANO BORGHI: I 21 PROGETTI SELEZIONATI DALLE REGIONI
La prima linea, alla quale sono stati destinati 420 milioni di euro, è finalizzata al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. Ciascuna Regione o Provincia Autonoma ha esaminato le candidature proposte dalle varie realtà territoriali e individuato il progetto pilota - con relativo borgo - a cui indirizzare l’investimento di 20 milioni di euro, per un totale di 21 interventi su tutto il territorio nazionale. Le risorse saranno utilizzate per l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca.

Questi i progetti individuati:
- Abruzzo: Rocca Calascio, Comune in provincia dell’Aquila
- Basilicata: Monticchio Bagni, nel Comune di Rionero in Vulture in provincia di Potenza
- Calabria: Gerace, Comune in provincia di Reggio Calabria, Bandiera Arancione Touring

- Campania: Sanza, Comune in provincia di Salerno
- Emilia Romagna: Campolo, nel Comune di Grizzana Morandi in provincia di Bologna
- Friuli Venezia Giulia: Borgo Castello, nel Comune di Gorizia
- Lazio: Treviniano, nel Comune di Acquapendente in provincia di Viterbo
- Liguria: Borgo Castello, nel Comune di Andora in provincia di Savona
- Lombardia: Livemmo, nel Comune di Pertica Alta in provincia di Brescia
- Marche: Montalto delle Marche, Comune in provincia di Ascoli Piceno
- Molise: Pietrabbondante, Comune in provincia di Isernia
- Piemonte: Elva, Comune in provincia di Cuneo
- Puglia: Accadia, Comune in provincia di Foggia
- Sardegna: Ulassai, Comune in provincia di Nuoro
- Sicilia: Cunziria, nel Comune di Vizzini in provincia di Catania
- Toscana: Castelnuovo in Avane, nel Comune di Cavriglia in provincia di Arezzo
- Umbria: Cesi, nel Comune di Terni
- Valle d’Aosta: Fontainemore, Comune in provincia di Aosta
- Veneto: Recoaro Terme, Comune in provincia di Vicenza
- Provincia di Trento: Palù del Fersina
- Provincia di Bolzano: Stelvio
 
2. BANDO BORGHI, 1.800 PROPOSTE PRESENTATE DAI COMUNI
La seconda linea d’azione mira invece alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Circa 1.800 sono state le candidature presentate dai Comuni, in forma singola o aggregata – fino a un massimo di 3 Comuni -  con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti, secondo quanto predisposto dall’avviso, per poter disporre dei 380 milioni di euro previsti dal Piano. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo.
I Comitati tecnici istituiti dal Ministero della Cultura valuteranno la coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del PNRR; l’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta.
Verrà in seguito indetto un nuovo bando che assegnerà 200 milioni di euro alle imprese che svolgeranno attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali nei Comuni facenti parte della seconda linea di azione.