Pordenone è la Capitale italiana della cultura 2027. Lo ha comunicato oggi il presidente della giuria Davide Maria Desario al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. È la prima volta che il riconoscimento va a una città del Friuli Venezia Giulia.

Ecco la motivazione della commissione, letta dal Ministro Giuli: “Il dossier propone un modello di valorizzazione culturale innovativo e inclusivo capace di coniugare tradizione e contemporaneità. L'approccio strategico mira a rafforzare l'identità del territorio attraverso progetti che intrecciano il patrimonio storico, arti visive cinema e partecipazione attiva della comunità. Particolarmente apprezzata la capacità di attivare un processo di coinvolgimento diffuso che reinterpreta il legame tra memoria, territorio e creatività. Il progetto si distingue per la volontà di rendere la cultura unmotore di sviluppo sostenibile, con un programma articolato ampio e diversificato. La strategia di investimento è solida e coerente con gli obiettivi, con un impatto atteso significativo sul tessuto socio economico. Apprezzata, inoltre, l'integrazione tra istituzioni culturali e sistema museale, università, realtà associative che garantisce una rete solida e partecipativa. La particolare attenzione rivolta ai giovani non soltanto come fruitori ma come protagonisti del processo creativo conferma la visione dinamica e inclusiva del progetto. Il dossier soddisfa gli indicatori del bando ponendosi come modello di progettazione culturale innovativa e condivisa. Il giudizio è eccellente. Pertanto la giuria all'unanimità raccomanda come Capitale italiana della cultura 2027 Pordenone".

LE ALTRE CITTÀ

Oltre a Pordenone, le altre città in corsa per il titolo di Capitale italiana della cultura 2027 erano nove: 

  • La Spezia “Una cultura come il mare”
  • Savona “Nuove rotte per la cultura”
  • Alberobello (provincia di Bari) “Pietramadre”
  • Brindisi “Navigare il futuro”
  • Gallipoli (provincia di Lecce) “La bella tra terra e mare”
  • Aliano (provincia di Matera) “Terra dell’altrove”
  • Pompei (provincia di Napoli) “Pompei Continuum”;
  • Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino) “Incontro tempo”
  • Reggio Calabria “Cuore del Mediterraneo”

L'INIZIATIVA

La Capitale italiana della cultura è una novità introdotta con il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, contenente nuove misure in materia di tutela del patrimonio culturale, sviluppo della cultura e rilancio del turismo (convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 luglio 2014). In particolare, il provvedimento conteneva le misure ArtBonus, atte a favorire il mecenatismo culturale attraverso un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016.

Nel 2015 il titolo è andato a cinque città (Lecce, Siena, Cagliari, Perugia-Assisi e Ravenna), che erano le "sconfitte" al titolo di Capitale europea della cultura 2019, andato a Matera

Per la Capitale italiana della cultura 2016 è stata invece scelta Mantova; per il 2017 Pistoia; per il 2018 Palermo; per il 2020/2021 Parma; per il 2022 Procida. Nel 2023 sono Bergamo e Brescia; nel 2024 tocca a Pesaro; nel 2025 Agrigento (ma anche Gorizia insieme a Nova Gorica); nel 2026 L'Aquila.
La prescelta di oggi è dunque la decima ad avere il ruolo di capitale da sola per un anno intero e a ottenere un milione di euro dal Ministero dei Beni Culturali per la realizzazione del suo progetto.