Una festa. È quello che ci voleva in un biennio che ha messo a dura prova strade, territori e comunità di Genova e di tutta la Liguria. Il 7 aprile ha riaperto al traffico la strada che collega Santa Margherita Ligure a Portofino. La Provinciale 227 era chiusa da 160 giorni dopo che la mareggiata del 29 ottobre scorso ne aveva causato il crollo.
Quasi cinquemila persone hanno voluto esserci alle 9 del mattino di una domenica di primavera, quando ai Giardini del Mare di Santa Margherita Ligure i sindaci di Portofino e Santa Margherita Ligure hanno ufficialmente riaperto la strada al traffico. E un motivo di orgoglio c’è pensiamo che in un paese di cronici ritardi la notizia è una fine dei lavori addirittura anticipata rispetto alla data fissata nella settimana pasquale.
Dopo il taglio del nastro un corteo e un carosello di barche al seguito si sono diretti a Portofino, dove Mahmood, Anna Tatangelo, Il Volo, Noemi, Elodie e Mario Biondi si sono alternati su un palco allestito nella celebre piazzetta.
La strada crollata dopo la mareggiata dello scorso ottobre
PIU' SPAZIO PER I PEDONI E UN TRATTO A SENSO UNICO ALTERNATO
Un tratto nella zona della Cervara resterà a senso unico alternato per circa due mesi, mentre proseguiranno i lavori. Il semaforo che regola il traffico è posizionato un centinaio di metri prima dello scoglio della Carega. L'obiettivo dichiarato dalle istituzioni è riaprire a doppio senso entro i primi di giugno. La struttura è stata potenziata e il passaggio pedonale, quando verrà concluso, sarà all'interno della struttura viaria, che risulterà quindi ampliata rispetto alla precedente. Nei prossimi mesi verranno realizzati anche i marciapiedi e rifatti i muraglioni a monte.
"Non so quanti avrebbero scommesso sulla riapertura" ha dichiarato Giacomo Giampedrone, assessore alla protezione civile della Regione Liguria durante la cerimonia ufficiale. "Credo pochi. Eppure ci siamo, la strada c'è e entro giugno avremo anche il doppio senso di marcia. Siamo un esempio per l'Italia intera anche nella gestione del post emergenza".
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