L'itinerario parte dalle colline di Conegliano Valdobbiadene, paesaggio candidato a patrimonio Unesco in cui nasce il prosecco superiore, e procede alla scoperta dei luoghi del Tiziano, primo vero pittore europeo, attraverso le province di Treviso e Belluno. Immancabile la tappa a Conegliano (Tv), città natale del Cima, formatosi nel contesto pittorico determinato dall’arte del Tiziano. Qui si potranno ammirare il castello medievale, un centro storico ben conservato con diversi palazzi affrescati risalenti al Rinascimento che si susseguono lungo l’antica Contrada Grande, un tempo dimora delle famiglie nobili della città. Tra questi si trova anche il Duomo, che colpisce per la splendida facciata, opera del Pozzoserrato, e che custodisce al suo interno due piccoli tesori: la Sala dei Battuti e la Pala d'altare del Cima, che ha immortalato le splendide colline di Conegliano Valdobbiadene in molte delle sue opere più celebri.
Proprio nelle terre vocate al prosecco è nato di recente un sito turistico decisamente insolito: si chiama www.agriturismo.borgoluce.it e non si limita a proporre l'agriturismo della cantina Borgoluce, l'osteria collegata, cucina del territorio e a km zero, e le altre iniziative dell'azienda di Susegana (Tv), ma racconta e propone il territorio circostante fornendo al visitatore tutti gli strumenti per conoscerlo, compresi quelli più moderni. Infatti tramite twitter, facebook e foursquare gli utenti possono condividere immagini, itinerari e spunti di visita.
Il viaggio poi prosegue a San Fior dove sorge il medievale castello Roganzuolo, sulla cima del colle Castellar. Distrutto nel XIV secolo, resta una suggestiva torre, trasformata in campanile della trecentesca chiesa costruita all’interno del perimetro fortificato. Dal 1600 ospita opere di Pomponio Amalteo e di Tiziano (la copia del Trittico, conservato nel Museo diocesano a Vittorio Veneto); notevoli anche gli affreschi del presbiterio.
Proseguendo si giunge a Colle Umberto, dove ha sede l’attuale villa Fabris, che Tiziano si fece costruire intorno al 1545 e poi ancora il centro storico di Vittorio Veneto, Serravalle, con palazzo Sarcinelli in cui si sposò Lavinia, la figlia del pittore.
L'itinerario si chiude a Pieve di Cadore, la città che ha dato i natali a Tiziano Vecellio tra il 1488 e il 1490, capoluogo storico della valle grazie alla sua strategica posizione geografica e sede della mostra «Tiziano, Venezia e il papa Borgia». Attorno alla piazza dedicata a Tiziano, con al centro la statua bronzea del pittore, si affacciano le sedi del potere politico e religioso affiancate da nobili palazzi dell’aristocrazia locale, tra le quali si trova anche la Casa del pittore: di modeste dimensioni, in solida muratura, con scala di legno e lungo balatoio che conduce al primo piano. Qui Tiziano tornò anche in età avanzata, nel periodo estivo, per ripararsi dall’afoso clima veneziano.
Sulla piazza vi è anche la sede della Magnifica Comunità di Cadore: un palazzo quattrocentesco autentico simbolo dell’identità locale che, accanto ai sontuosi saloni di riunione e di rappresentanza, ospita un’esposizione di documenti autografi del carteggio intercorso tra Tiziano e la Magnifica Comunità di Cadore dal 1560 al 1562. Qui la presenza del Tiziano è ancora più riconoscibile e sono tante le proposte per turisti e amanti dell’arte.