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Finalmente. Ora è ufficiale. Dal 1° agosto le grandi navi non potranno più entrare nel cuore di Venezia, transitando nel canale della Giudecca e davanti a San Marco. Il 12 luglio è stato approvato in Consiglio dei ministri il decreto legge che prevede il divieto di navigazione per le navi che abbiano almeno una di queste caratteristiche: più di 25 mila tonnellate di stazza lorda, più di 180 metri di lunghezza, più di 35 metri di altezza, una produzione superiore allo 0,1% di zolfo.
Si dichiara apertamente soddisfatto il ministro Franceschini che sottolinea come “il provvedimento superi le stesse prescrizioni dell’Unesco perché con il divieto si sono decretate monumento nazionale le vie urbane d’acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di Venezia”. La soddisfazione del ministro della Cultura non può che essere condivisa dal Touring Club Italiano, che si è sempre espresso in modo contrario al transito delle grandi navi in Laguna.
Insieme ai divieti sono stati stanziati 157 milioni di euro per strutturare approdi provvisori a Marghera, mentre saranno anche previsti degli approdi off-shore per permettere la continuazione delle attività crocieristiche.
Dalla soluzione provvisoria si uscirà, ma ci vorrà tempo. L’Autorità portuale del Mare Adriatico settentrionale ha infatti avviato un concorso di idee, volto a raccogliere proposte e progetti di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di punti di attracco utilizzabili dalle navi adibite al trasporto di passeggeri superiori a 40mila tonnellate e dalle navi portacontenitori adibite a trasporti transoceanici.
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