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L’Italia più insolita, quella dei borghi, del turismo attivo e di quello lento sono sempre di più al centro della politica di promozione turistica delle Regioni italiane che da qualche mese si sono unite nel progetto “Scopri l’Italia che non sapevi”.
Un’iniziativa concreta e visibile sul portale viaggio.italia.it che ora si accresce ulteriormente con il contest #LItaliaCheNonSapevi volto a mettere in luce ulterioremente gli angoli più insoliti o nascosti della nostra penisola, quelli fuori dalle solite rotte.
Si può partecipare con video, foto, racconti e podcast, dieci contribuiti al massimo da parte di ogni utente che vanno caricati sul sito ufficiale nella sezione “concorso”. Una giuria di esperti decreterà i 21 migliori contributi, ognuno dedicato ad una regione, che si aggiudicheranno il premio di 500 euro ciascuno. I criteri di valutazione sono originalità, creatività e attinenza agli obiettivi del contest. La scadenza è fissata al 30 settembre mentre la premiazione si terrà al TTG Incontri di Rimini in programma dal 12 al 14 ottobre.
"SCOPRI L'ITALIA CHE NON SAPEVI"
“Scopri l’Italia che non sapevi” è il nuovo progetto di promozione turistica facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo e che ha come tematiche centrali i borghi e i paesaggi italiani, il turismo lento e quello attivo. Dopo il lancio ora il progetto entra nel vivo con la nascita del portale viaggio.italia.it , il punto di partenza per scoprire un’Italia inaspettata, che si compone di diverse sezioni quali “i borghi”, “i paesaggi”, “i cammini” e “i sapori”.
“Scopri l’Italia che non sapevi” è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria e Marche ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica, con l’Abruzzo responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità e poi la stretta sinergia di tutte quante le altre regioni.
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