Molti sono gli aspetti che rendono dolce un viaggio: la bellezza dei luoghi, l'accoglienza, l'esperienza attiva delle tradizioni e non ultimo il modo di viaggiare.
Il luogo da visitare ve lo consigliamo noi: le Colline moreniche del Garda. Il mezzo da usare, pure: la bicicletta.
Sì, perché questo territorio nell’alto mantovano si presta a essere conosciuto lentamente. Perché è così che si arriva al cuore di questo paesaggio antico.
Tra i tanti, tre sono i percorsi che vi proponiamo.
Quello più lungo (44,4 km) è chiamato Ciclovia morenica del Garda ed è identificato con la sigla MN5: parte da Castiglione delle Stiviere e si congiunge alla Ciclovia Mantova-Peschiera (Eurovelo 7) attraversando tutto l’anfiteatro morenico in un alternarsi di conche e rilievi costellati da specchi d’acqua, campi coltivati, vigneti e boschi. Tappe di questo percorso sono Solferino, Cavriana, Volta Mantovana, Castellaro Lagusello (Bandiera arancione Tci), Monzambano e Ponti sul Mincio che valgono bene una visita.
Il secondo è un anello (25 km) che attraversa i Siti Unesco. Le Colline vantano infatti due luoghi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità: Castellaro Lagusello e Bande di Cavriana, iscritti nella Lista dell’Unesco per la presenza di antichi insediamenti palafitticoli. Il percorso parte da Volta Mantovana e si snoda lungo la Ciclovia MN5 e lungo tracciati secondari. Passa attraverso i due Siti e tocca Cavriana dove, nel Museo Archeologico di Villa Mirra, sono conservati alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi.
Anche il terzo è un anello (19,7 km) e unisce due luoghi simbolo della Seconda guerra di indipendenza: Solferino, dove si svolse la battaglia che decise le sorti del conflitto e Castiglione delle Stiviere, in prima linea nel soccorso dei feriti che fu di ispirazione per la nascita della Croce Rossa Internazionale.
Per questi percorsi - realizzati dal Touring grazie ai fondi dell'Unione Europea* e in collaborazione con il Gal Colline moreniche del Garda - vi forniamo anche i rispettivi roadbook:
Ora non resta altro che mettersi in sella e partire!
*Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo del FEASR (PSR 2007-2013 Regione Lombardia-DG Agricoltura, Mis. 313).