I mercati più belli e colorati del mondo

A metà delle Rambla, accanto al palau de la Virreina, il mercat de la Boqueria di Barcellona è il mercato tradizionale dei catalani, realizzato fra il 1840 e il 1870 in stile art nouveau. La sua denominazione ufficiale sarebbe mercat de Sant Josep, in quanto edificato sul sito di un precedente convento carmelitano.

Specializzato in frutta, verdura, pesce freschissimo e street food, il mercat de la Boqueria di Barcellona è una festa di colori. Frequentatissimo, è ideale per assaggiare di tutto, dal pregiatissimo jamon serrano in porzioni monodose fino ai frullati di frutti tropicali.

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Nel Corno d'Oro, cuore di Istanbul, sorge uno dei più grandi e antichi bazar del mondo: con le sue 61 strade coperte e i più di 4.000 negozi, il Gran bazar è una città (sotterranea) nella città in cui perdersi: si narra che gli stessi sultani amassero passeggiarvi in incognito per scoprire che cosa il popolo pensasse veramente di loro. Il nucleo originario, voluto da Maometto II, risale al 1456 ed è stato ampliato infinite volte.

Esteso su 200mila metri quadri, con 12 accessi principali e 20 secondari, il Gran Bazar di Istanbul è il luogo in cui si vende di tutto, ma in particolare prodotti artigianali, ceramiche, abbagliamento e gioielli. Ricordate: l'arte della contrattazione non è un modo per tirare sul prezzo ed evitare di venire truffati, ma è soprattutto un modo per costruire una relazione fra venditore e acquirente. Nella cultura islamica infatti un acquisto non è un gesto automatico e impersonale, ma presuppone un legame fra due persone.

Il pittoresco Bloemenmarkt, il Mercato dei fiori di Amsterdam, è ospitato su barceh ormeggiate sul canale Singel, tra Koningsplein e Muntplein,  dal 1862. È lunico mercato di fiori galleggiante al mondo.

il Bloemenmarkt-Mercato dei fiori di Amsterdam propone centinaia e centinaia di fiori, bulbi e semi. A fare la parte del leone, naturalmente, gli olandesissimi tulipani. Non mancano anche spuvenir tradizionali (e non), fra cui gli immancabili zoccoli di legno, in tutte le forme e dimensioni.

La gigantesca piazza Jemaa el-Fna - un triangolo irregolare i cui lati superano i duecento metri di lunghezza - ospita il souk di Marrakech: crovcevia culturale e uno dei simboli della città marocchina, dal 2001 la piazza è tutelata dall'Unesco come Patrimonio orale dell'Umanità.

Il souk di Marrakesh è trafficatissimo sia di giorno sia di notte, e ospita centinaia di bancarelle che vendono svariate merci (artigianato, abbigliamento, tappeti, ceramica, gioielli, spezie e molto altro…). E’ famosa per i tatuaggi all’henné è gli incantatori di serpenti, che ancora oggi si esibiscono per la gioia di bambini e turisti.

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Non poteva mancare in questa carrellata l’Italia e in particolare il Sud. A Palermo si trova quello che secondo noi è il più colorato dei mercati italiani: ‘a Vucciria (che in dialetto palermitano significa confusione), il mercato più antico della città.

Il mercato della Vucciria si sviluppa tra piazza san Domenico e piazza caracciolo, nel cuore di Palermo. Prodotti alimentari freschissimi e per tutti i gusti e tanto, tanto pesce e i tradizionali pani câ meusa, i panini con la milza, street food siciliano per eccellenza. Un luogo talmente ricco di vita da ispirare a Renato Guttuso nel 1974 il suo dipinto più celebre.

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Bangkok è la capitale e la più grande città della Thailandia, con oltre 8 milioni di abitanti. E' un importante centro commerciale e la prima destinazione turistica del Paese.
Una curiosità: il nome completo in thailandese è composto da 21 parole e 186 lettere, per praticità si usano solo le prime due, Krung thep.
Qui si trova il mercato sull'acqua Taling Chan, il più spettacolare di tutti: è infatti allestito non su bancarelle, ma su barche …

Al Taling Chan market di Bangkok, allestito lungo il canale Chak Phra, le barche  espongono, vendono (e spesso cucinano) la merce: spezie, frutta, verdura, pesce, artigianato locale e souvenir. E’ a tutti gli effetti un’attrazione turistica, perché è nato solo nel 1987, ed è disertato dai locali dai quali è considerato (giustamente) è troppo caro. Per chi viaggia, invece, è un esperienza unica: impossibile da raccontare, bisogna viverlo.

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