Bisogna capire se il fascino di un lungo viaggio in treno sia dovuto più al dondolio dei vagoni, o al paesaggio che sfila dal finestrino, o alla dimensione degli incontri. Di certo non è quasi più dato dal fascino dei vagoni ristoranti – chiusi, o quando ci sono poco più che un autogrill viaggiante –, né da quello dei buffet della stazioni, perché ormai i caffè sono gli stessi, massificati, che si trovano ovunque. E a ben pensare anche gli incontri sono sempre più circoscritti, perché ognuno di noi viaggia nella sua bolla telefonica, con il volto immerso nello scherzo, l’attenzione per l’esterno limitata da dover raccontare a casa che cosa si sta facendo in presa diretta. Eppure il fascino dei viaggi in treno non tramonta.
Certo, molto è dato dalle tratte che si scelgono, dalla possibilità di dormire in cuccetta, dall’idea stessa di arrivare in una stazione esotica, periferica, mitica, dall’aura letteraria e cinematografica che certe tratte comunque hanno. Succede per esempio viaggiando lungo la rotta dell’Orient Express, perché l’Orient Express inteso come treno è ormai un gingillo per ricchi americani che si limita alla tratta Parigi-Venezia. La rotta invece si può ancora percorrere, anche se i treni a lunga percorrenza sono ormai pochi, e bisogna fare un collage di tratte minori in un continuo saliscendi che però ha un suo fascino antico. Come ha un suo fascino indiscusso l’Indian Pacific, che attraversa l’Australia da est a ovest viaggiando tra Sydney e Perth in tre giorni. Anche in questo caso si tratta di un treno di lusso, per cui ci si sente come in romanzo di primo Novecento, ma treni di linea su questa tratta che attraversa le città fantasma e i deserti del centro del Paese non ce ne sono, dunque non c’è altra possibilità.
Come è ormai di lusso il viaggio sulla ferrovia Transcantabrica, che attraversa tutta la costa atlantica spagnola, da San Sebastian alla Galizia, toccando Bilbao, Santander e Oviedo. Rimane un servizio di linea, usato dai pendolari svizzeri e italiani che vanno a St Moritz il Bernina Express, il trenino rosso che con la sua cremagliera scala gli oltre 2mila metri del passo, sfidando le pendenze e il meteo. Ci sono anche treni turistici con carrozze panoramiche, ma non fanno fermate e non permettono di salire e scendere a piacimento, che poi è un’altra delle cose affascinanti del viaggiare in treno.