Tra natura e arte

Grazie a una pregevole opera di restauro condotta dall'Ateneo di Padova, il giardino storico di Villa Revedin Bolasco ha ottenuto l'importante riconoscimento che ne premia la straordinarietà sia naturale che artistica.

Una storia secolare

La villa, di proprietà dei Cornaro nel Cinquecento, fu ristrutturata, nel 1607, su progetto di Vincenzo Scamozzi che introdusse una nuova peschiera, un giardino cintato e scompartimenti regolari con cedrare, orto e brolo. 

Un mix di architetture

Uno degli elementi architettonici più originali del giardino è la serra in stile ispano-moresco. Il sito dove oggi si trova la villa era occupato, fino al 1803 dalla dimora dei nobili veneziani Corner. L’ultimo proprietario, il nobile Nicolò Corner Giustinian, per sfuggire alle imposizioni fiscali introdotte con l’istituzione della Repubblica Cisalpina a seguito della Campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte, decise di abbattere gli edifici e di trasformare in arativo il giardino all’italiana.
 

Un parco ricco di angoli nascosti

Nel 1808 i beni posseduti dai Corner furono acquistati dalla famiglia Revedin che decisero di costruire una villa con adiacente giardino. L’imponente mole della splendida villa Revedin, poi Rinaldi, quindi Bolasco Piccinelli (ora proprietà dell’Università di Padova), eretta fra il 1852 e il 1865, si deve al conte Francesco Revedin (1811-1869), podestà austriaco a più riprese dal 1848 al 1866, poi primo sindaco di Castelfranco italiana, che ne affidò la progettazione all’ingegno del celebre architetto veneziano Giovanni Battista  Meduna, autore anche dei disegni per il Teatro ‘La Fenice’ di Venezia. 

Per chi è in cerca di quiete

Il Revedin volle che villa fosse affiancata da un giardino romantico, o all’inglese. Alla sua progettazione parteciparono, oltre al Meduna, altri famosi architetti del paesaggio dell’epoca, tra cui Francesco Bagnara e il francese Marc Guignon. Tuttavia la configurazione attuale, risalente al periodo 1868-1878, è dovuta all’architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin.

Lo spettacolo del foliage è in autunno

Sono circa 1.500 gli alberi che popolano oggi il parco della villa di Castelfranco Veneto, riempiendo i circa 8 ettari di spazio verde (cui si aggiungono 2,5 ettari di lago), compresa una quercia di 250 anni, ma non mancano tassi, cedri e carpini, e poi specie esotiche, dai cipressi calvi (Taxodium) alla Diospyros virginiana al Liquidambar orientalis.