Non solo ghiaccio: nella bella stagione l'Islanda regala panorami mozzafiato

Conosciuta soprattutto per i ghiacciai e i geyser, getti d’acqua bollente che sono anche alla base di diverse aree termali all’aperto, l’Islanda è da sempre una meta suggestiva ed emozionante. Ma anche in primavera, dopo il disgelo, i suoi paesaggi sono unici e ancor più sorprendenti. Grandi cascate, colorati porti di pescatori, musei singolari e... grandi prati fioriti. Scopriamo insieme la primavera islandese in questa fotogallery.

Pinnacoli di lava

I Lóndrangar sono una coppia di pinnacoli di roccia che sorgono lungo la costa occidentale dell'Islanda, all’interno del Parco nazionale di Snæfellsjökull. Sono sostituiti da basalto di origine vulcanica e modellati dall'erosione dalle rocce più morbide circostanti. E’ uno dei siti più noti e fotografati d’Islanda.

Islanda o Irlanda?

Arnarstapi è un piccolo villaggio ai piedi del monte Stapafell sulla penisola di Snæfellsnes, lungo la costa occidentale dell’Islanda. Nella bella stagione, prati fioriti e pecore ricordano un’altra isola quasi omonima, l’Irlanda.

La cascata degli dei

Goðafoss (dall'islandese: "cascata degli dèi") è una delle cascate più note e spettacolari d'Islanda, situata nel nord dell'isola, a circa 40 km dalla costa. Le acque del fiume Skjálfandafljót cadono per circa 12 metri su una larghezza di 30 metri.

Nella casa delle balene

Húsavík è una piccola città affacciata sulla baia Skjálfandi, nell'estremo nord dell'Islanda. La cittadina è conosciuta per l'osservazione dei cetacei ed è considerata la "capitale mondiale dell'osservazione dei cetacei”. In città è presente anche un Museo delle balene dove sono conservati scheletri di molte specie di balene e numerose informazioni sulla vita dei cetacei.

La chiesa semovente

Nella penisola di Snæfellsnes, lungo la costa occidentale dell’Islanda, si trova la piccola chiesa di Búðir, costruita in legno nel 1848 e trasferita qui nel 1984. E' conosciuta soprattutto per il suo insolito colore nero.

Erba preziosa

Il 70% del territorio islandese è privo di vegetazione e solo l'1% è occupato da pascoli, ma il fieno islandese è particolarmente richiesto e così viene protetto dopo essere stato raccolto, creando questo suggestivo paesaggio.

Tre grandi cascate

Prima di sfociare nella baia Öxarfjörður nell'Islanda settentrionale, il fiume Jökulsá á Fjöllum crea diverse spettacolari cascate all'interno di un canyon: Selfoss, Dettifoss (in italiano Cascata dell'Acqua che Rovina, nella foto) e Hafragilsfoss. La potenza dell'acqua solleva spruzzi che si vedono a un chilometro di distanza e nelle giornate di sole generano magnifici arcobaleni.

Grand Canyon

Nella fase finale del suo percorso, il Jökulsá á Fjöllum , uno dei principali fiumi islandesi, crea il canyon Jökulsárgljúfur e al suo interno le spettacolari cascate per cui è noto.

Il padre di tutti i geyser

Turisti in visita al Geysir, noto anche come il Grande Geysir, è un geyser situato nella valle di Haukadalur, in Islanda. Le sue eruzioni spingolo acqua bollente fino a un'altezza di 60 metri. E' considerato il più antico geyser consociuto al mondo: la stessa parola geyser deriva da Geysir, a sua volta derivato dal verbo islandese gjósa che significa "eruttare", "emettere a fiotti".

Specchi colorati

Reykjavik, sulla costa meridionale, è la capitale del Paese nonché la sua città più grande. Ospita il Museo nazionale e il Saga Museum, che ripercorrono il passato vichingo dell’Islanda; e l’Harpa Concert Hall,  centro congressi, nonché spazio per spettacoli e concerti. Realizzata nel 2011, la struttura è cstruita in acciaio e rivestita con pannelli di vetro di diversi colori.

Il fiordo dei cavalli

Lungo la costa nord dell'Islanda, lo Skagafjörður è una delle più fiorenti aree agricole dell'isola, con molte fattorie e pascoli oltre che gli allevamenti di cavalli per cui questa regione è famosa.

Praterie di lupini

Proprio così: questo vasto prato fiorito che ricorda nel colore la lavanda è un campo di lupini, seminati in molte aree dell'Islanda perchè arricchiscono il terreno di sostanze nutritive e aiutano i pascoli e il rimboschimento. Probabilmente qui fra 50 anni ci sarà un bosco di betulle...