Lo scorso autunno avevamo riferito dell'avvenuto restauro della chiesetta di Teregua in Valfurva (Valtellina); per restare in argomento e in Lombardia ora vi parliamo della più antica chiesetta della Val Varrone, in Valsassina. Superata la curva della strada provinciale n. 67 che collega Casargo (e quindi la Valsassina) con la Val Varrone, ci si trova di fonte la chiesetta di S. Margherita, chiusa e protetta da spuntoni di roccia. Siamo sul territorio di Somadino, frazione di Casargo (Lc), ma abbastanza fuori dall'abitato, in un punto strategico (e fortificato) per la viabilità medievale, in quanto metteva in comunicazione la Valsassina con la Valtellina.
L'oratorio si presenta oggi costituito dalla chiesetta vera e propria con un'abside, da un porticato antistante (attraverso cui passava la strada pubblica) e da un campaniletto a vela. Da documenti medievali si deduce che fosse già esistente nel secolo XIII, ma già nel Seicento si trovava in cattive condizioni. L'interno, nel catino absidale, racchiude un ciclo di affreschi (i più antichi della Valsassina) con figure di santi (S. Margherita, S. Brigida, S. Bartolomeo, S. Andrea di ascendenze bizantine risalenti al XII secolo. Dopo anni di oblio finalmente da qualche tempo (negli anni 2005-2007) l'intero edificio è stato restaurato, interessando gli intonaci esterni, grazie a un progetto finanziato da Regione Lombardia, Cariplo (oggi Intesa S. Paolo) e Comune di Casargo.
Della chiesetta di S. Margherita ne parliamo qui per due motivi: prima di tutto è stato pubblicato uno studio completo del complesso, con note storiche e architettonica a cura di Paola Dell'Oro e Massimo Maria Peron, dal titolo Chiesa di Santa Margherita in Somadino (storia e restauri di un gioiello romanico in alta Valsassina) realizzato dalla Proloco di Casargo, inoltre perché ci sembra importante il progetto di fruizione turistica del bene che prevede un parcheggio per i visitatori, un'area attrezzata per la sosta, eventuali giochi per bambini e naturalmente dei dissuasori sulla strada carrozzabile a monte e a valle dell'edificio per rallentare il traffico veicolare.
La chiesetta è in genere chiusa, ma rivolgendosi alla custode, Margherita Pensotti (tel. 0341.940737) è possibile visitarla anche all'interno, previo appuntamento. E non mancheranno le piacevoli sorprese.