Fosse una partita di calcio, sarebbe senza storia: 3-0 secco, e a casa. La Patagonia cilena batte le nuove Donneavventura 3-0, e dopo sole tre settimane di viaggio, da Santiago del Cile a Usuhaia, tre ragazze del team sono tornate a casa: prima Valentina, congedata dall'organizzazione, e poi, all'arrivo di due veterane come Ana e Stefania come supporto tecnico (e morale), hanno gettato la spugna anche Sara e la nostra inviata Paola. Alla faccia di chi sostiene che sia una passeggiata, che il raid Donnavventura è poco più faticoso di una vacanza.
"Vorrei vederli laggiù, questi criticoni" si sfoga Paola de Murtas, ex Donnavventura ed ex inviata Touring, raggiunta telefonicamente nella sua Sardegna, dove è appena tornata. "Possibile che la gente non capisca quanto lavoro c'è dietro un programma televisivo? Lo posso confermare, è tutto vero: siamo solo noi, un cameraman e il capo spedizione. Quindi tutto è sulle nostre spalle, letteralmente. Non possiamo permetterci di sbagliare, ed è davvero dura." A malincuore, ma con grande serietà e onestà, Paola ha gettato la spugna: "Ero sfinita, mi sono resa conto che non potevo più essere utile, e che neppure riuscivo a godermi i posti bellissimi che vedevo. Allora ho deciso di tornare a casa."
Ci sono stati litigi o discussioni che hanno contribuito a questa scelta? "Assolutamente no, anzi con le altre ragazze si è creato un bellissimo rapporto e sono sicura che ci rivedremo quando torneranno, mi auguro il più tardi possibile."
Guidare i pick up, caricare e scaricare i bagagli, muoversi nell'inverno cileno – quando Paola è ripartita da Usuhaia, nevicava –, realizzare i video e le fotografie: guardando il programma su Retequattro, non ci si rende conto dell'enorme mole di lavoro che c'è dietro, e anche gli avvertimenti di Maurizio Rossi, il produttore e capo spedizione, spesso sono stati sottovalutati. "Io lo dico alle ragazze che dovranno farsi un mazzo così, e che io sono severissimo perché da loro voglio sempre il meglio. Mi dispiace che quest'anno le cose siano iniziate male, ma abbiamo tempo per rimetterci in carreggiata, le due veterane che ci hanno raggiunto a Usuhaia ci aiuteranno."
La rinuncia di Paola e delle altre ha fatto passare in secondo piano il viaggio, che sta entrando nel vivo: l'ultima gallery che le Donne avventura hanno postato su Facebook (e anche sul loro sito ufficiale) lascia incantati. Potete commentarla anche nella nostra community, nel Gruppo dedicato al Grand raid 2012.