C’è un cuore bambino che batte nella città eterna e vuole dire la sua fra le antichità romane, del Medioevo, del Rinascimento e del Barocco.

È il grande polo contemporaneo di Roma nord nel settore Flaminio, Foro Italico e Farnesina: magnifica presenza che, grazie a un mega progetto in divenire su cui si stanno concentrando Comune, istituzioni statali, fondazioni e università, non vede l’ora di essere riscoperta con le sue importanti opere di architettura realizzate al di qua e al di là del Tevere sia nella prima parte del Novecento sia dalla seconda metà del secolo a oggi.

Vi offriamo un antipasto leggero di quel che sarà, a partire dal MaXXI, il Museo delle arti del XXI secolo, che vi accoglie con la sua enorme “lievitazione” grigia. Il suo orizzonte prevede una rivoluzione, tra via Masaccio e via Guido Reni, con un nuovo edificio e spazi destinati a depositi accessibili e visitabili per le collezioni di Arte, Architettura e Fotografia, un’area con due laboratori specialistici, l’Innovation hub e il Centro per il restauro, aule destinati alla formazione.

Nei pressi, il progetto “Scienze Forest” sta per mettere le radici nell’ “ex stabilimento militare materiali elettronici e di precisione”, futura sede del Museo della Scienza, un progetto innovativo e sostenibile pensato come un ampio parco aperto e coperto, dove aule studio e museali diventano capsule sospese, all’interno di una grande serra incorniciata dal verde e connessa con l’esterno.

Il piatto prevede il Parco della Musica dedicato a Ennio Morricone, progettato da Renzo Piano e gestito dalla Fondazione Musica per Roma. Un centro di gravità permanente per appassionati, cultori della materia, famiglie, bulimici del bello, la cui natura di parco urbano, si sta rivitalizzando con il giardino pensile, la creazione di nuovi arredi e di aiuole mobili sistemati nell’area di accesso e la rivisitazione del verde limitrofo.

Il Parco della Musica / foto Shutterstock

Anche il Foro Italico, ancora atletico dopo 93 anni di performances, si rifà bello con un restauro e un risanamento conservativo delle gradonate e dei gruppi marmorei. Un primo passo della più grande opera di rivitalizzazione del Parco del Foro Italico, di cui si è concluso il rifacimento della pavimentazione dell’area circostante l’obelisco.

Sono solo assaggi che, ci auguriamo, vi abbiano invogliato a trascorrere un giubileo contemporaneo. E quando sarà posata la prima pietra del faraonico progetto di viabilità, che connetterà fluidamente tutta l’area anche con la progettata e finanziata metro verde C, fermata Farnesina, suoneremo le trombe. Sarà quello un altro evento giubilare per l’immobile, e meravigliosa, città eterna.

Il complesso del Foro Italico / foto Shutterstock