E adesso questa dove la metto? Stiamo parlando della giacca invernale, pesante e ingombrante che, appena usciti dall’aeroporto di Tenerife ci si rende conto essere inutile, anche in pieno inverno. La più grande isola dell’arcipelago spagnolo delle Canarie è a 4 ore e mezza di volo da Milano, ma teletrasporta in un clima di primavera perenne e si capisce bene perché migliaia di nordici l’abbiano letteralmente conquistata per trasferircisi in massa.

L’abbiamo raggiunta per un’occasione speciale, la festa/evento “Children of the 80s” all’Hard Rock Hotel, ma in attesa del concerto osserviamo il panorama dal terrazzo della camera per inquadrare e scegliere tra mare e vulcano. Faremo tutto perché, anche in pochi giorni, Tenerife si svela in tutta la sua varietà di paesaggi.

GIORNO 1: OCEANO E CETACEI

Sono le 8 di mattina ma c’è traffico. Non di auto ma pedoni e runner che si godono il primo sole sul lungo mare tra Playa Paraiso e Paya de Ajabo nel sud di Tenerife. La temperatura si alza insieme al sole e si riaprono le spalle incurvate dal freddo invernale lasciato a casa. Difficile resistere al richiamo dell’oceano e non c’è nessuna ragione per non tuffarsi in una delle tante calette che si incontrano. Basta che siano riparate perché le onde sono imponenti e schiaffeggiano con forza contro le rocce aguzze di origine vulcanica.

Sono sufficienti poche bracciate per sentirsi già meglio. Corroborati nel corpo e nello spirito. Pronti a salire in catamarano per un’escursione di whale watching con White Tenerife. Un’esperienza memorabile, di due o tre ore, in cui tutti sono invitati ad aguzzare la vista per intercettare capodogli e delfini. L’ideale è che l’oceano sia calmo ma anche con qualche onda si riescono a scorgere specie come tursiopi e globicefali, presenti tutto l’anno.

GIORNO 2: IL TEIDE

Il Teide è la cima più alta di Spagna con i suoi 3.718 metri d’altezza. Un gigante che si scorge da ogni angolo di Tenerife (tranne quando qualche nuvoletta ne avvolge la punta), il Teide è protetto da un Parco Nazionale e offre un’incredibile varietà di paesaggi, climi, scenari e panorami. Una strada ben tenuta, ben segnalata e ricca di aree sosta permette di scoprirli quasi tutti in una bella giornata di sole.

Non mancano numerosi percorsi di trekking molto diversi tra loro per difficoltà e contesti e anche una comoda funivia che va da Canadas del Teide fino alla cima del vulcano. In ogni caso meglio portarsi una giacca pesante e vestirsi a strati perché le condizioni atmosferiche cambiano rapidamente. Tra aree pressoché desertiche e boschi, rocce nere e rosse, il paesaggio sembra appartenere più a Marte che alla Terra ma è tutto fuorché disabitato. Tra le specie endemiche da avvistare il fringuello azzurro, l’orecchione di Tenerife, la lucertola locale, la violetta del Teide e la viperina rossa.

GIORNO 2 E MEZZO: UN TUFFO IN VASCA... NATURALE

Scendere dal Teide significa dover seguire strade tortuose e tornanti. Poco male se la destinazione è San Juan de la Rambla che, oltre a essere una delle cittadine meglio conservate dell’isola, ospita anche una delle sue bellezze naturali più sorprendenti, il Charco De La Laja, una vasca naturale affacciata sull’oceano da raggiungere con una lunga scalinata.
L’acqua è incredibilmente turchese, non particolarmente fredda nemmeno in inverno. Però bisogna stare all’erta, con le onde che arrivano con forza a riempire la “vasca”, ma anche a spingere i bagnanti in turbini che possono essere pericolosi. Sconsigliata ai bambini, per gli adulti consapevoli e all’erta è un brivido di energia

GIORNO 3: GOLF PER PRINCIPIANTI E MUSICA FINO A NOTTE FONDA

Mare, montagna e green. Inteso come campo da golf. A Tenerife non mancano e sono frequentati da un pubblico variegato per età, capacità e provenienza. Una lezione di golf con vista Teide al Golf Costa Adeje può essere molto divertente anche per chi si cimenta per la prima volta (seppur con scarsi risultati), ma se lo sport non è al centro dei pensieri, una valida alternativa è una degustazione di vini locali alla Bodegas Reveron, abbarbicata sulla montagna vulcanica e con vini bianchi, rossi e rosati da assaggiare insieme a prodotti locali come formaggi e salumi. Altro paesaggio, altro stile, altra esperienza. 

Lezione di golf al club Costa Adeja

Così tante attività sono lo slancio perfetto per una serata davvero speciale: la festa “Children of the 80s” all’Hard Rock Hotel. Un evento nato a Ibiza e replicato con formula nuova a Tenerife e che, 3 o 4 volte all’anno, raduna qui migliaia di persone che vogliono fare un tuffo nel passato recente per ascoltare musicisti, performer e cantanti, ma anche ballare tutti insieme al ritmo delle canzoni anni 80 e 90 possibilmente con un look adatto.

Ma nessuno si fa pregare perché chi sceglie l’Hard Rock Hotel la musica la vuole davvero avere tutta intorno. Tra cimeli firmati, abiti di scena (da Elton John a Beyoncé), fotografie (bellissima la serie sui giovani Beatles proprio a Tenerife)strumenti a noleggio, playlist personalizzate e vinili (con giradischi) da prendere in prestito, il divertimento è costante e si fa alla svelta a sentirsi tutti rockstar. Soprattutto il giorno dopo la festa, quando il posto ideale è la spa dove riprendersi tra vasche idromassaggio, saune e percorsi kneipp… per poi ricominciare.

La festa Children of the 80s all'Hard Rock Hotel

INFORMAZIONI
- In questo weekend lungo a Tenerife abbiamo soggiornato all'Hard Rock Hotelwww.hardrockhotel.com/tenerife
- Per il whalewatching, White Tenerife (www.whitetenerife.com); per il golf, Golf Costa Adeje (www.golfcostaadeje.com); per il vino, Bodegas Reveron (www.bodegareveron.com).
- Per informazioni generali, sito web dell'Ente del turismo spagnolo: www.spain.info/it/regione/tenerife-isola.

Foto di Barbara Gallucci