Entrambe le mostre sono tra l'altro oggetto di un viaggio Touring con uno storico dell'arte, in programma dal 19 al 21 gennaio, con un bellissimo tour tra monumenti noti e gioielli poco noti della città; su questa pagina il programma e tutte le informazioni.
ANISH KAPOOR A PALAZZO STROZZI
“Anish Kapoor ha lavorato a Palazzo Strozzi realizzando un progetto espositivo totalmente nuovo” dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra. “Sulla scia della nostra serie di esposizioni dedicate ai maggiori protagonisti dell’arte contemporanea, Kapoor si è confrontato con l’architettura rinascimentale. Il risultato è totalmente originale, quasi una sorta di contrapposizione dialettica, dove simmetria, armonia e rigore sono messi in discussione e i confini tra materiale e immateriale si dissolvono. Nelle geometrie razionali di Palazzo Strozzi, Kapoor ci invita a perdere e ritrovare noi stessi interrogandoci su ciò che è untrue o unreal”.
Anish Kapoor. Untrue Unreal; Angel 1990 ardesia, pigmento slate, pigment ©photoElaBialkowskaOKNOstudio
Anish Kapoor. Untrue Unreal; Vertigo 2006 acciaio inossidabile stainless steel cm 225 × 480 × 60 Mirror 2018 acciaio inossidabile stainless steel cm 195 × 195 × 25 Newborn 2019 acciaio inossidabile stainless steel ©photoElaBialkowskaOKNOstudio
Tra le opere esposte, Svayambhu (2007), un monumentale blocco di cera rossa che si muove lentamente tra due sale di Palazzo Strozzi, plasmando la sua materia informe nel rapporto con l'architettura che attraversa; To Reflect an Intimate Part of the Red (Per riflettere una parte intima del rosso, 1981), opera fondamentale nella carriera di Kapoor, un suggestivo insieme di forme in pigmento giallo e rosso che emergono dal pavimento, fragili, quasi ultraterrene ma potentemente presenti; Angel (Angelo, 1990), grandi pietre di ardesia ricoperte da strati di pigmento blu intenso che sembrano solidificare l’aria e suggerire la trasformazione di lastre di ardesia in pezzi di cielo.
Firenze, Palazzo Strozzi, 7 ottobre 2023 - 4 febbraio 2024
Tutti i giorni 10-20, giovedì fino alle 23; www.palazzostrozzi.org.
Anish Kapoor. Untrue Unreal; Svayambhu 2007 cera, vernice a base di olio wax, oil-based paint. ©photoElaBialkowskaOKNOstudio
ALPHONSE MUCHA AL MUSEO DEGLI INNOCENTI
Per la prima volta, come dicevamo, arriva a Firenze una straordinaria mostra dedicata ad Alphonse Mucha, padre dell’Art Nouveau. Mucha nasce a Ivancice, nell'odierna Repubblica Ceca, nel 1860; fervente patriota e sostenitore della libertà politica dei popoli slavi, si dedica all’arte e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove affina le sue arti e incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita, Sarah Bernhardt, l’attrice più famosa dell’epoca, che affida a Mucha la sua immagine rendendolo popolarissimo. Nasce così il mito delle “donne di Mucha”, e le aziende si contendono l'artista per reclamizzare i propri prodotti, dando vita a famose campagne pubblicitarie come quella del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon e ancora di sigarette, birra, biscotti e profumi. Mucha però non dimentica l’impegno patriottico e sociale: nel 1910 torna a Praga e si dedica per quasi venti anni a quello che è considerato il suo più grande capolavoro, l’Epopea slava, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava. Mucha muore a Praga nel 1939.
A Firenze, dunque, sono in mostra oltre 120 opere di incomparabile bellezza e seduzione, tra manifesti, libri, disegni, olii e acquarelli, oltre a fotografie, gioielli, opere decorative, che permettono al visitatore di approfondire la complessità e l’eclettismo di Alphonse Mucha. È un vero e proprio viaggio nella Belle Époque, quando Parigi - tra fine ‘800 e inizio ‘900 - è al centro del mondo e Mucha l’artista più famoso. Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità sono accessibili a tutti. Nasce con lui una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione unica tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico, sono diventate caratteristiche del famoso "stile Mucha". Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti.
Firenze, Museo degli Innocenti, Piazza della SS. Annunziata 13, 27 ottobre 2023 - 7 aprile 2024
Tutti i giorni 9.30-19; www.museodeglinnocenti.it
Alphonse Mucha, Gismonda, 1894; Litografia a colori, 216x74,2 cm © Mucha Trust 2023
Ricordiamo che entrambe le mostre sono oggetto di un viaggio Touring con uno storico dell'arte, in programma dal 19 al 21 gennaio, con un bellissimo tour tra monumenti noti e gioielli poco noti della città; su questa pagina il programma e tutte le informazioni.