Innsbruck ricorda i 500 anni della morte di Massimiliano I, l’imperatore (1459-1519) che impalmò Maria di Borgogna e poi l’infelice e poco amata Bianca Maria Sforza e, grazie ai matrimoni dei figli Filippo e Giovanna e ai loro eredi, arrivò a governare anche su Spagna e Ungheria. Tagliata dal fiume Inn, ai piedi dei monti Patscherkofel e Nordkette, la città fu molto amata da Massimiliano, al quale si deve la nascita del suo edificio simbolo, il Tettuccio d’Oro, uno sfolgorante bovindo con 2.657 tegole in rame dorato, ora sede di un museo. Bello e compatto, con le sue case alte e strette, il centro storico, con i portici, i locali con i tavoli all’aperto, pasticcerie e ristoranti. Da non perdere i negozi della pedonale Maria-Theresien-Strasse, la torre gotica, da cui si ha una vista straordinaria, il Duomo, che conserva una Madonna di Cranach il Vecchio, lo sfolgorante palazzo imperiale, residenza dei conti di Tirolo trasformato in un trionfo rococò da Maria Teresa, con lo scintillante salone con i ritratti a grandezza naturale dell’imperatrice e della sua numerosa famiglia, fra cui quello della futura Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI, la sfortunata regine di Francia. E ancora la Hofkirche, la chiesa di Corte, con lo scenografico cenotafio dell’imperatore fiancheggiato da 28 gigantesche statue in bronzo dei congiunti e antenati di Massimiliano, e l’Arsenale. Lo stadio per il salto con gli sci del Bergisel (affiancato dal dipinto circolare del Tirol Panorama) e le futuristiche stazioni della funivia della Nordkette progettate da Zaha Hadid segnano la Innsbruck moderna, mentre il castello di Ambras ospita collezioni d’arte e una spettacolare Camera delle Meraviglie.
Info: maximilian2019.tirol; innsbruck.info.