Se Lapponia e Rovaniemi, con il suo villaggio di Babbo Natale, sono oggettivamente lontane, è ben più vicina Ornavasso, in provincia di Verbania, dove da dieci anni permani viene allestita la grotta di Babbo Natale. E non una grotta qualsiasi, una cosetta piccola costruita per l’occasione: no, un grande grotta, oltre duecento metri di galleria in cui si entra a piedi per arrivare, tra elfi e installazioni natalizie, all’incontro con Babbo Natale. La grotta infatti altro non è che la storica cava da cui venne estratta la pietra con cui è stato costruito il Duomo di Milano. E non c’è solo l’incontro con Babbo Natale ad Ornavasso. La galleria inferiore si visita con un trenino da minatori e conduce a un gigantesco albero parlante, il patriarca dei Twergi, gli gnomi di Ornavasso, antica colonia walser, la popolazione di lunga tedesca che si è installata in questa parte delle alpi secoli fa. Ma la Grotta di Babbo Natale raccoglie anche le tante tradizioni natalizie del nostro Paese, come il Presepe Bianco della tradizione napoletana, con ben 200 figure e 100 animali. C’è anche spazio per antiche storie natalizie, quelle raccontate dal toscano Felice Pantone, uno degli ultimi, veri, cantastorie italiani, e per tutto quello che fa da corredo al Natale, dalla realizzazione di palline in vetro soffiato all’acquisto di regali artigianali.