Una riapertura in grande, roboante, quasi fuori dal tempo tanto rimanda al cliché della grandeur. Il Museo nazionale della Marina francese di Parigi riapre le porte il 17 novembre, dopo sei anni di chiusura al pubblico e di lavori di ristrutturazione che lo hanno completamente trasformato, sia nella sua architettura che nel suo impianto museografico.
Situato nel cuore della capitale, nella cornice del Palais de Chaillot sulla place du Trocadéro, il museo accoglie quasi un migliaio di oggetti e opere restaurate, presentati in un percorso immersivo e coinvolgente. Un racconto di 250 anni di avventure per mari e oceani che i curatori dell’esposizione permanente hanno cercato di articolare in una vera e propria narrazione che scongiuri l’effetto didascalia, con l’ambizione di accompagnare il visitatore in un avventuroso viaggio per mare, scandito in tre grandi attraversate e quattro significativi approdi.
Parigi, Musée national de la Marine / foto Musée national de la Marine - Casson Mann
Il percorso espositivo avrà come punti di snodo gli spazi che richiamano il momento dell’approdo, appunto, sviluppato in grandi aree narrative in cui esporre gli oggetti di punta del museo e i tesori della sua collezione. Tra le sezioni tematiche che scandiscono la visita, vale la pena citare “Costruzione e istruzione”, in cui si potranno avvicinare eccezionali modelli in scala di navi, a testimonianza di una varietà di usi, compresa l'istruzione dei futuri ufficiali navali e ingegneri marittimi. Da non perdere la sezione dedicata all’orientamento, considerato una delle “Arti della navigazione”: come si orientavano i marinai in mare prima delle tecnologie moderne? Attraverso carte, bussole, lenti per fari e quest'area si concentra così sull'evoluzione degli strumenti di navigazione, dalle prime carte oceaniche al satellite Galileo.
Incendie du Kent (1825). Théodore Gudin (1802-1880) / On loan from the Louvre Museum - Musée national de la Marine C. Semenoff-Tian-Chansky
Per veri appassionati è l’ala dedicata all'intaglio marittimo. Con un repertorio straordinariamente vario tra cui scegliere, la decorazione navale aveva usi estetici, tecnici e politici allo stesso modo. Circondati da imponenti polene, i visitatori vengono portati a conoscere un eccezionale esempio di decorazione scolpita che fluttua sopra un oculo radioso.
C’è anche una digressione pittorica, dedicata alle vedute dei porti francesi del maestro Claude-Joseph Vernet. Questa serie di quindici dipinti di grande formato, tredici dei quali esposti al museo, raffigura i porti francesi della seconda metà del XVIII secolo, panorami artistici che illustrano scene quotidiane di vita marittima e portuale evidenziano la fiorente attività di cui godevano i porti francesi all'epoca.
Port of Marseille, Claude-Joseph Vernet (1714-1789) / Musée national de la Marine-C. Semenoff-Tian-Chansky
Di grande effetto scenico la sezione “Naufragi e tempeste”, sviluppata non a caso nel cuore del percorso espositivo. A monte e a valle di un'onda enorme in cui i visitatori sono “accolti” si sviluppa un'esperienza sensoriale di alcuni degli animali più temibili del mare. Questo, accanto a testimonianze, opere monumentali e oggetti recuperati da famosi naufragi. Infine, il sottotesto dell’intero museo è suscitare interesse, se non ammirazione per il ruolo e le missioni della Marina Nazionale, perché siamo pur sempre a Parigi, dove celebrare è una forma d’arte.
Parigi, Musée national de la Marine / foto Casson Mann, studio LMNB
INFORMAZIONI UTILI
Scopri il nuovo museo sul sito www.musee-marine.fr