È uno fra i più originali edifici di tutta la Versilia. Al Lido di Camaiore, un po’ arretrato rispetto al lungomare, circondato da un ampio giardino si trova il curioso e fiabesco villino Mezzaluna. Un’affascinante interpretazione di quelle che ai primi del Novecento, con la lottizzazione della Cooperativa Costa Fiorita, che aveva comprato un ampio tratto di pineta al di là della Fossa dell’Abate per farne “un grande villaggio silvano-marino”, erano le residenze dei più significativi esponenti della cultura del nostro Paese, come il drammaturgo Rosso di San Secondo o i pittori Galileo Chini e Lorenzo Viani. 

L’edificio, di proprietà privata e da poco visitabile, fu costruito nel 1927 su progetto dell’ingegner Carlo Sorbi. La piccola costruzione a un piano, a pianta circolare, sormontata da una cupola con mezzaluna, vanta un salottino centrale dalla volta trapunta di stelle, affrescata dal pittore Dino Spelta, attorno alla quale in forma di spicchi sono disposte le altre stanze, con una piccola cucina, un bagno sontuoso rivestito di marmo e finestre sormontate da inserti in vetro colorato. 

Villino Mezzaluna - Lido di Camaiore
Villino Mezzaluna - Lido di Camaiore

Il villino, costruito dalla famiglia di Marta Abba, attrice teatrale di grande talento, fu comprato negli anni Trenta da una famiglia toscana e internamente conserva sculture africane, maschere orientali e diversi cimeli dei molti viaggi del padre dell’attuale proprietaria. Fra i frequentatori della villa Luigi Pirandello, uno dei drammaturghi più innovativi e influenti del Novecento, premio Nobel per la letteratura nel 1934, con la quale la bella e volitiva Marta (fu la prima a indossare il due pezzi a Castiglioncello), allora venticinquenne, divenne presto la musa e interprete principale.

La loro relazione, che durò diversi anni e contribuì a consolidare il successo delle opere pirandelliane, portando sul palcoscenico personaggi che ancora oggi sono ricordati come capolavori del teatro mondiale, non fu solo professionale, almeno da parte di Pirandello, che all’epoca aveva più del doppio degli anni dell’attrice. Luigi arrivò a nutrire per Marta, che descriveva “di meravigliosa bellezza, capelli fulvi, ricciuti. Occhi verdi, grandi e lucenti”, un amore tanto forte, esclusivo e totalizzante, quanto irrealizzabile. Qui i due si scambiavano idee e opinioni (“Non vedo l’ora di sottoporti la commedia”...“Tu devi scrivere! Ti manca un po’, come del resto a tutte le donne, l’ortografia e la punteggiatura specialmente. Ma non è nulla! Con niente s’impara!” scriveva Luigi a Marta) e provavano le battute di Trovarsi, opera che sembra sia stata scritta al villino.

Villino Mezzaluna - Lido di Camaiore
Villino Mezzaluna - Lido di Camaiore

Per chi volesse sapere di più sul loro tormentato e intenso rapporto è possibile leggere le 560 lettere scritte da Pirandello alla sua musa tra il 1926 e il 1936, che l’attrice regalò all’Università di Princeton nel New Jersey, mentre su YouTube si trova una intervista rilasciata da Marta nel 1983 in cui Abba parla del loro primo incontro, avvenuto nel 1925, quando fu scritturata dal drammaturgo per il suo Teatro d’Arte di Roma.

INFORMAZIONI

Il villino è aperto nell’ambito delle Passeggiate in Costa Fiorita, le visite guidate organizzate dall’Associazione Ville Borbone e Dimore Storiche della Versilia, il 22 agosto, 26 settembre e 24 ottobre (prenotazione obbligatoria, info@associazionevilleversilia.com, tel. 3382386211; sconto iscritti TCI) ed è aperto per visite private e piccoli eventi, esclusivamente su prenotazione al tel. 347.6316448.