Dalla lectio magistralis del giurista Guido Rossi che si interroga sulla responsabilità delle idee nel bene e nel male alle riflessioni sull'Europa “cosmopolitica” del sociologo Ulrich Beck. Dall'intelligenza artificiale raccontata dal matematico Piergiorgio Odifreddi al rapporto tra arte e filosofia analizzato dal filosofo Bernard-Henry Lévy, fino ai dialoghi sul sense of humour protagonista del confronto tra lo scrittore inglese Jonathan Coe e lo psicologo Massimo Cirri. Questi e molti altri gli appuntamenti nel fittissimo calendario del Festival della mente di Sarzana (Sp) che inizia venerdì 30 agosto e finisce domenica 1° settembre. La kermesse, che trasforma la cittadina della Lunigiana in epicentro culturale, giunge quest'anno alla decima edizione proponendosi sempre come crocevia tra sapere umanistico e scientifico, riuscendo nell'intento, non facile, di stimolare e coinvolgere un pubblico sempre più numeroso: ben 42mila persone nel 2012 hanno partecipato ad almeno un evento.
«Il desiderio e la necessità di conoscenza e di condivisione è quanto ci ha guidato dal 2004, e anche quest'anno ci siamo impegnati a costruire un programma che speriamo sia originale e stimolante, sempre basato sulla qualità, a partire dai relatori: vorremmo che quello iniziato dieci anni fa fosse un dialogo costante, in continuo aggiornamento e rinnovamento fra relatori e pubblico», racconta Giulia Cogoli, direttrice della manifestazione. E davvero a scorrere il programma difficilmente si vorrebbe rinunciare a qualcosa. Ci sono le riflessioni dello scrittore Paolo Giordano sulle fasi della vita post adolescenziale, e le domande di Carlo Freccero che si interroga sulla televisione come presunta responsabile fella dine della creatività e della cultura; il politologo Ilvio Diamanti si chiede chi sono i nuovi giovani e se a 60 anni ci si può definire tali, Massimo Cacciari cerca nella passione l'humus per la creatività della mente, mentre Lella Costa punta sull'ironia come arma contro assolutismi. Sono decine gli appuntamenti in programma, molti in piazza e all'aperto, con prezzi decisamente popolari (3,50 euro, 7 per gli spettacoli). E per chi ha bambini e ragazzi non mancano numerose attività per mettere in moto anche la loro creatività, senza noia.
Una cosa è certa, dopo un fine settimana così aprire la mente sembra decisamente più facile.