“Credo che l'arte nasca, quando è arte vera, da un complesso confronto con lo stato delle cose” racconta Luciano Benetton per presentare la mostra La valigia del signor Luciano. Dal 13 aprile al 5 maggio gli spazi Bomben di Treviso sono allestiti con una serie di dipinti raccolti dall'imprenditore in diversi Paesi del mondo. Si va dal Sudamerica con le tele della collettiva Ojo latino (già esposta dalla Fondazione Benetton nel 2009) all'ex Unione Sovietica con Uno sguardo a est (anche in questo caso frutto di una mostra del 2011), fino alle novità provenienti dalla Cina e dalla Mongolia. Per un totale di 757 opere che mettono al confronto quattro aree geografiche mondiali di grande fascino e interesse.
Ad accomunare i dipinti le dimensioni, 10x12 centimetri, per consentirne un più facile trasporto. “Il mio dichiarato amore per le avanguardie – come dire colore e movimento, bellezza e anticipazione, idea di contaminazione fra le arti – ha sicuramente influenzato anche il mio lavoro, ad esempio le cartelle cromatiche delle collezioni di pullover” spiega Benetton e prosegue: “Perché queste correnti moderniste mi hanno mostrato l'evidenza del rapporto fra colore e forma: di come senza colore non ci sia forma”. E chi non ha presente di cosa sta parlando?
E l'imprenditore, che presenta il lavoro di artisti internazionali più o meno noti, sottolinea come la sua passione per l'arte si saldi perfettamente con quella per i viaggi che da sempre caratterizzano la sua vita professionale e personale. Il percorso espositivo è completato proprio da una serie di fotografie che raccontano alcune tappe di questo lungo viaggio alla scoperta della creatività del mondo intero.
L'ingresso alla mostra è libero. Perché condividere le passioni non ha prezzo, neanche per un imprenditore di successo.