Roberto Abbiati dice non saper disegnare, ma non c’è da credergli. Non se si ha tra le mani «Moby Dick o la Balena, un romanzo a disegni», un volume particolare, pubblicato qualche mese fa in contemporanea da Keller e dall’editore francese Notari. Uno di quei libri di cui non sai quasi cosa dire, perché non ha parole, solo illustrazioni, ma poi ti trovi a parlarne per un tempo indefinito, perché Moby Dick è Moby Dick: l’idea stessa di viaggio, scoperta, avventura e letteratura. Ma anche molto altro.
Molto altro che Roberto Abbiati ha raccolto in 135 tavole in bianco e nero, una per ognuno dei 135 capitoli del libro di Melville. «L’idea era di sintetizzare ogni capitolo con una tavola: la presunzione è che uno, sfogliando il mio libro, possa avere l’immagine di tutto il romanzo, spoglio di qualsiasi parola» ha raccontato in una recente intervista. Impresa forse facile, se si pensa che il capitolo 122 è lungo tre righe; titanica se si pensa alla mole del libro che molti conoscono nella traduzione di Pavese.
Un’idea e un’avventura di cui Roberto Abbiati parlerà mercoledì 17 ottobre dalle 18.30 al Punto Touring di Milano (corso Italia 10) nell’ambito di Compagni di Viaggio, la rassegna del Touring Club Italiano. A dialogare con lui Matteo Codignola, traduttore ed editor di Adelphi, che a Moby Dick ha dedicato un libricino, Un tentativo di balena edito da Adelphi qualche anno fa, ovviamente con le illustrazioni di Roberto Abbiati. Un libro che in parte è una divagazione, in parte un programma di sala assai elegante in cui si racconta di uno spettacolo teatrale appunto ispirato al libro di Melville.
Perché alla balena Moby Dick Roberto Abbiati – che nella vita è attore, ha recitato con Mazzacurati, ma anche illustratore e tanto altro – ha dedicato anche uno spettacolo teatrale, Una tazza di mare in tempesta, in cui gli spettatori (ventidue per volta) venivano chiusi nel ventre di una nave e per 17 minuti ascoltavano una fantastica riduzione del capolavoro di Melville. Un successo portatile, che in dieci anni ha accumulato oltre mille repliche. Un altro modo, oltre alla lettura, oltre alle illustrazioni, per restituire al pubblico un capolavoro della letteratura universale.
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