- La presentazione di Bike the Nobel e il sostegno del Touring Club Italiano
- La prima tappa, da Milano ad Airolo
- La seconda tappa: come si pedala in Svizzera?
- La terza tappa. L'arrivo al Parlamento europeo
- La quarta tappa. Pedalando lungo il Reno
- La quinta tappa. Le piste della Germania
- La sesta tappa. Tra Colonia e Dusseldorf
- La settima tappa. Sull'autostrada per biciclette
- L'ottava tappa. Chi sono i musicanti di Brema?
- La nona tappa. Sulla strada per Amburgo
- La decima tappa. Sotto il canale di Kiel
- L'undicesima tappa. Le ciclabili della Danimarca
- La dodicesima tappa. Sempre più a nord
- La tredicesima tappa. L'arrivo a Oslo
SALE SULLE PISTE
"Oggi ho pedalato da Alzey fino a poco prima di Bonn, per circa 130 chilometri" ci ha raccontato Paola. "Abbiamo sempre seguito la pista ciclabile del Reno, attraversando un paesaggio vario e bello, da lontano si vedevano anche molti castelli". E oltre a essere piacevoli, le piste ciclabili tedesche sono anche tenute perfettamente. "Pensa che anche sulle piste ciclabili, in Germania, si butta il sale per far sì che l'asfalto non geli!".
La pista ciclabile del Reno, che come dicevamo già ieri si snoda per oltre 1300 chilometri attraversando sei stati (segue il percorso del grande fiume dalla Svizzera fino ai Paesi Bassi, dove il Reno sfocia presso Rotterdam), è una delle grandi ciclabili europee. Uno dei tratti più noti e scenografici lungo la pista è quello tra Bingen e Coblenza, conosciuto con il nome Medio Reno Superiore (patrimonio dell’umanità dell’UNESCO). In questo tratto, caratterizzato da una gola che il fiume ha scavato in colline di scisto, chiamate Rheinisches Schiefergebirge, si trovano numerosissimi castelli e palazzi.
UNA GITA A BACARACH
Lungo il Reno, nel tratto percorso oggi da Paola, si trovano anche cittadine medievali come Bacharach ed Oberwesel. A noi piace soprattutto la cittadina di Bacharach (nella foto sotto), che vanta moltissimi edifici storici a graticcio e mura fortificate. Sopra la città si erige la fortezza Burg Stahleck che tra l'altro ospita un ostello della gioventù. E' un piacere percorrere le sue vie, come peraltro è un piacere scoprire i castelli della valle, tra cui Burg Katz (castello gatto) e Burg Maus (castello topo), vicini tra di loro: il primo prende il nome dal suo proprietario, il conte di Katzenelnbogen, mentre il secondo apparteneva al vescovo di Treviri, acerrimo rivale del primo. Così la gente chiamò le due fortezze Katz e Maus.
Paola nella sua tappa ha visto anche la Rocca di Loreley, il luogo più noto della valle del Reno. Vuole la leggenda che in un tratto del Reno, dove le correnti erano particolarmente forti, una bellissima donna cantasse pettinando i suoi lunghi capelli biondi: i marinai distratti erano così trascinati verso la morte. Innumerevoli i poeti e gli scrittori che hanno ripreso la storia...
A domani per la nuova tappa di Paola Gianotti in Germania. Continuate a seguirci!
- tutti i giorni su questo sito per la cronaca e le fotografie delle tappe della pedalata.
LA MAPPA DELLA PEDALATA DI PAOLA GIANOTTI
Tci e bicicletta nelle parole di Lamberto Mancini, direttore generale Touring Club Italiano: guardate il video!
Paola ci racconta cosa significano per lei il viaggio, la bicicletta e il rapporto con Touring Club Italiano: guardate il video!