È buona abitudine dei musei italiani commemorare i grandi maestri dell’arte in occasione di anniversari particolarmente importanti. Nel 2010 sarebbe il turno di Botticelli, a cinquecento anni dalla morte. Eppure qualche meccanismo deve aver funzionato male perché, a tutt’oggi, non sono previste speciali celebrazioni, almeno nel Belpaese. In Germania invece si sono portati avanti e, allo Staedel museum di Francoforte, dal 13 novembre al 28 febbraio, il pittore fiorentino avrà il suo meritato spazio.
Come mai questa scelta dei musei italiani, Uffizi in testa, di ignorare Botticelli? La prima giustificazione è che, nel 2004 è già stata organizzata una grande retrospettiva sul pittore della Primavera e che quindi non è necessario fare il bis a così poca distanza di tempo. Ma, al di là delle mostre in sé, stupisce che la città di Firenze non abbia per ora previsto nulla che faccia seguire all’appassionato d’arte un percorso botticelliano. Un peccato che si spera le autorità locali sapranno colmare.
A qualcun altro comunque è andata meglio. Già perché, sempre nel 2010, ricorreranno anche i quattrocento anni dalla morte di Caravaggio e per lui le celebrazioni sono iniziate con la costituzione di un comitato nazionale creato ad hoc. Una prima mostra, alla Galleria Borghese di Roma, prosegue fino al 24 gennaio 2010 e mette a confronto Michelangelo Merisi detto il Caravaggio e Bacon. Ma l’appuntamento più atteso è la mostra che, dal 18 febbraio al 13 giugno, riempirà le sale delle Scuderie del Quirinale. Altri eventi si succederanno in tutta Italia con la precisa volontà di aumentare la conoscenza del pubblico del pittore, nonché di dare al genio lombardo un’immagine nuova, meno maledetta.
E, in tutto questo, Botticelli non potrà che stare a guardare...