C'è proprio bisogno di concorsi come questo. Ormai poco abituati a guardare in alto, distratti dalle mille luci delle città, stiamo perdendo la capacità di apprezzare la bellezza di una notte stellata o di un raggio di sole. Ecco perché premi come l'Astronomy Photographer of the Year sono importanti per riconciliarci con il "mondo esterno".
Prendete l'immagine che ha vinto quest'anno, scattata dal fotografo americano Tom Lowe. Un albero millenario, in primo piano; il tramonto, sullo sfondo; e la Via Lattea in cielo, luminosa come non mai. Non solo la fotografia è splendida e perfettamente realizzata, ma ha anche altre interessanti motivazioni alle spalle. "Oltre alla loro bellezza, la ragione per cui questi alberi mi ispirano così tanto" ha dichiarato Lowe "è l'età che raggiungono. Molti di loro erano in piedi quando Genghis Khan vagava per le pianure dell'Asia. Ho cercato di rendere il loro punto di vista, con questa foto: per i pini dai coni setolosi (bristlecone pines) il contesto cui rapportarsi è più l'universo esterno che il nostro mondo. Le vite degli uomini e degli animali appaiono loro come banali flash momentanei".
Guardate altre immagini nella nostra galleria a fianco (per vederle tutte, cliccate qui, dove sono presenti varie slideshow - una per ogni categoria del premio - e i commenti dei fotografi e dei giudici, ancora più interessanti delle fotografie). Ci sono aurore boreali, lune che sorgono, raggi di sole che per un attimo si infilano in faraglioni rocciosi. Ci sono anche quelle incredibili visioni dello "spazio profondo" che somigliano più a dipinti astratti che a reali fotografie. E' stata segnalata come "highly commanded" anche la fotografia di un italiano, Lorenzo Comolli, che ha fotografato una mezzaluna di Venere - come la Luna, anche Venere si mostra alla Terra con una serie di fasi crescenti e decrescenti, visibili però solo con binocolo o telescopio. Fu Galileo a dimostrarlo, esattamente 400 anni fa: insieme al concetto che non tutto girava intorno alla Terra, come si credeva al tempo. Anzi.