In questo momento chiunque, a qualsiasi latitudine si trovi, sta chiuso in casa, in attesa «come color che son sospesi» che qualcosa cambi. E in questa attesa segregata l’unica visuale reale sul mondo esterno spesso è quella che si vede dalla finestra. E allora perché non produrre un film da quelle inquadrature obbligate che ci tengono compagnia in questi giorni. È quello che hanno pensato gli organizzatori del Lake Como Film Festival, rassegna cinematrografica dedicata anche al paesaggio che tutti i festival per quest’anno è stata sospesa e annullata, nell’ideare il progetto Un mondo sospeso. Un film collettivo per documentare quello che appare in questo periodo dalle finestre delle nostre case, una produzione cui tutti possono partecipare inviando brevi video della lunghezza massima di un minuto. Unico obbligo, che siano girati dalla propria finestra. Per caricarli basta cliccare su questo
link e caricare il file seguendo le indicazioni. Ne uscirà una pellicola corale, una testimonianza collettiva fatte di singole tessere di paesaggio che racconteranno il momento particolare che tutti, a qualsiasi latitudine stiamo vivendo.
Info: www.lakecomofilmfestival.com