Pochi mezzi e zero budget. È con queste premesse che Riccardo Maggiolo, giornalista, autore e regista del film inchiesta Giace immobile racconta la genesi del suo progetto. “Qui in Veneto basta guardarsi intorno per capire che c'è qualcosa che non va. Le campagne hanno subito un'urbanizzazione estensiva, costante... Da giornalista ho cominciato a farmi delle domande e cercare qualche risposta”. Fin dalle prime scene del film si capisce che, a farne le spese, è stato il territorio. Alluvioni frequenti, esondazioni, allarmi costanti sono sempre più frequenti, come conferma uno degli intervistati da Maggiolo, Damiano Di Simine, responsabile nazionale consumo di suolo di Legambiente.
“Il problema è che per trent'anni si è costruito indiscriminatamente. Circa due milioni di persone, fino al 2007, erano impiegate nel settore edilizio nelle sue diverse declinazioni. Circa 600mila imprese. Il 10 per cento del pil!”. Numeri impressionanti che hanno dato vita a una sorta di illusione collettiva con la convizione che il mercato del mattone non sarebbe mai crollato. Illusione, appunto, visto che con la crisi economica e finanzaria mondiale anche questo prospero settore ha subito un vero e proprio stop, causato anche da una saturazione del mercato, che ha messo a sua volta in crisi migliaia di piccole imprese. “Nessuno ne vuole parlare, ma il paradosso della bolla immobiliare, in Italia, è un problema di portata enorme che potrebbe mettere in crisi non solo il nostro Paese, ma l'intero sistema europeo. Come conferma Luca Dondi, il direttore dell'Osservatorio immobiliare di Nomisma che ho intervistato nel film”.
Proprio le interviste sono un punto di forza dell'inchiesta: imprenditori del settore, amministratori locali, ricercatori. Tutti contribuiscono, con la loro opinione, a rendere completo il quadro di un'area specifica nei dintorni di Vicenza, ma che, in realtà, è solo la punta di un iceberg che arriva in ogni angolo del Paese. “È impossibile trovare soluzioni rapide”, continua e conclude Maggiolo “è una questione complessa, anche a livello mondiale. Consumiamo troppe risorse naturali, a cominciare dal territorio, e bisogna per forza fare marcia indietro per evitare il collasso. Si può vivere bene anche con meno, questo va detto e capito da tutti”. Per questo consigliamo la visione del film scaricabile a 4,99 euro dal sito del progetto. È possibile contattare Maggiolo anche per organizzare proiezioni nei cinema, nelle scuole e ovunque ci siano persone disposte ad ascoltare le verità spesso nascoste sul sistema Italia.