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C’è qualcosa oltre il cemento, a Dubai. Si è portati a pensare l’Emirato come limitato alla città che cresce e si rinnova come nessun’altra al mondo, con grattacieli sempre nuovi e sempre più alti, interi quartieri di residenze ipermoderne in terre conquistate al mare, musei e shopping center ma c’è ben altro a Dubai, basta uscire della città per capirlo. Montagne, mangrovie, deserto, fauna selvatica e ovviamente chilometri e chilometri di costa. A un’ora e mezzo di macchina si trova la catena montuosa di Hatta, la più alta della penisola arabica, una riserva naturale immersa nei monti dell’Hajar, con paesaggi naturali selvagge ideali per le attività sportive.
Le montagne, gli uadi e le fattorie della zona sono lo sfondo perfetto per esperienze outdoor, come la diga di Hatta – dove le montagne incontrano l'acqua – il luogo perfetto per il kayak e le gite in barca. Oltre trenta chilometri di sentieri escursionistici permettono di fare lunghe passeggiate nella natura, mentre l'Hatta Wadi Hub offre attività come tiro con l'arco, lancio delle asce, mountain kart, arrampicata su parete e zip-line. Qui si può anche fare un safari attraversando la Dubai Desert Conservation Reserve per avvistare la fauna selvatica autoctona tra rocce e dune. E gli animali – gazzelle arabe, cammelli e uccelli – si possono avvistare anche all’interno del Al Marmoom Desert Conservation Reserve, la più grande riserva naturale non recintata degli Emirati Arabi Uniti e si copre il 10% della superficie dell’Emirato. Qui si trovano anche i laghi Al Qudra, una rete di laghi artificiali nel deserto, un verso Paradiso per il birdwatching. E ai margini della città si trova anche il Ras Al Khor Wildlife Sanctuary, una vasta riserva di zone umide che funge ogni anno da terreno fertile per crostacei, mammiferi, pesci e, in stagione, anche i fenicotteri.
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