Per secoli si è pensato che a Occidente di El Hierro ci fosse il nulla. La più estrema della isole Canarie infatti era l’ultima delle terre conosciute: a scelta, la porta dell’inferno, una finestra sull’infinito. Poi è arrivato Colombo, e qualcosa ha trovato. Però El Hierro (che si trova a 50 minuti di volo da Gran Canaria) è rimasta un’isola diversa, lontana e particolare, anche rispetto alle altre isole che fanno parte della Canarie, nel mentre diventate una meta turistica per tutte le stagioni.
Questo perché a El Hierro a farla da padrona è la natura. Natura oggi tutelata come riserva della Biosfera dell’Unesco, ma anche grazie a un Global Geopark, rete di parchi naturali destinati alla promozione e conservazione dell'eredità geologica del pianeta. Questo perché il suo aspetto lussureggiante e “primitivo” mostra una diversità di ecosistemi unica ai nostri giorni: dai prati lussureggianti alle aspre scogliere della costa, fino al terreno lunare. La zona occidentale poi è punteggiata da alberi di ginepro secolari, scolpiti dal vento in forme bizzarre, come fossero una foresta di pietra. Ma la bellezza de El Hierro è anche tutto intorno all’isola: la Riserva Marina di La Restinga-Mar de las Calmas è una delle aree protette con la maggior varietà di fondali d’Europa, oltre che una zona ottima per l’avvistamento di delfini e balene. O ancora la piscina naturale di Charco azul, una specie di valle lungo la costa che rappresenta il posto più spettacolare dell’isola per fare il bagno, e riflettere sul quel che c’è a Occidente de El Hierro.