Negli Emirati Arabi Uniti fanno le cose in grande. Anche chi non ci ha mai messo piede sa che a Dubai è stato costruito il grattacielo più alto del mondo, un arcipelago nuovo di zecca e l’hotel più chic della terra. E con Expo non potevano essere da meno.
Con il titolo "Connecting minds, creating the future", la manifestazione si propone di essere una gigantesca vetrina del mondo che verrà e molti degli oltre 190 Paesi coinvolti hanno risposto alla sfida con creatività. Abbiamo scelto di proporvi una selezione dei padiglioni più interessanti sia per chi è in partenza per Dubai sia per chi non ci andrà ma vuole capire meglio.
Opportunity, Mobility e Sustainability. I tre padiglioni tematici
Con le loro esposizioni multimediali, ad altissimo contenuto tecnologico, sono il biglietto da visita di questo Expo 2020 nonché le tre aree in cui è suddivisa l’esposizione. Non c’è un ordine in cui vedere il tutto: certo è che il Mobility Pavilion, Alif ovvero la prima lettera dell’alfabeto arabo, è quello con l’architettura più ardita e interessante che infatti porta la firma dell’archistar Norman Foster. Le curve e sinuosità sono l’introduzione a un viaggio nel futuro.

Expo Dubai 2020, Padiglione Alif - foto Shutterstock
Al Wasl. La grande cupola a led
È stato definito il cuore pulsante di Expo 2020. Certo è che Al Wasl, la cupola che sta al centro del sito espositivo, è un punto di transito, ma anche di osservazione straordinario. Già perché seppur richiamando architetture arabe del passato è uno straordinario esempio di tecnologia. La cupola è infatti ricoperta di led che, appena cala il sole, diventano schermi enormi per proiezioni colorate e video. Il progetto è dello studio americano Adrian Smith + Gordon Gill.
Expo Dubai 2020, Al Wasl - foto Shutterstock
Padiglione Italia
Ispirato dal titolo "La bellezza unisce le persone", il padiglione italiano è frutto della collaborazione tra Italo Rota, Carlo Ratti e Davide Rampello. La facciata dinamica è realizzata in corde nautiche realizzate riciclando due milioni di bottiglie di plastica, mentre gli interni sono caratterizzati da un’esigenza di raccontare sia le eccellenze di ieri sia quelle di oggi con la sostenibilità come fulcro. Dal pavimento realizzato con bucce d’arancia compresse alla produzione indoor di spirulina, il super food del futuro in grado di assorbire CO2 assorbendo ossigeno.
Expo Dubai 2020, Padiglione Italia - foto Shutterstock
 
Emirati Arabi Uniti
Ricorda il volo del falco il padiglione del Paese ospitante firmato da Calatrava (autore anche del padiglione del Qatar). Si apre e si chiude a seconda dei momenti della giornata. Le 28 ali in fibra di carbonio sono pannelli solari che alimentano il padiglione stesso riparandolo dal sole durante il giorno e aprendosi al tramonto.

Expo Dubai 2020, Padiglione Corea - foto Emirati Arabi Uniti
 
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
Poesia e tecnologia vanno di pari passo per il padiglione del Regno Unito progettato da Es Devlin. Con la sua struttura in legno che ricorda uno strumento musicale, propone sulla facciata versi e parole proiettati a led generati all’interno dai visitatori che compongono un poema apparentemente senza senso ma estremamente intimo e "planetario".

Expo Dubai 2020, Padiglione Regno Unito - foto Shutterstock
Arabia Saudita
Un parallelepipedo che parte ben ancorato a terra ma che punta verso il cielo e il futuro. Lo studio di Boris Micka ha progettato per il padiglione saudita una forma semplice ma incisiva che racconta un po’ le aspirazioni di un Paese che si vuole aprire al mondo. Filosofia che prosegue all’interno con decine di proiezioni che portano avanti e indietro nel tempo.

Expo Dubai 2020, Padiglione Arabia Saudita - foto Shutterstock
Singapore
Lo hanno definito un giardino tridimensionale questo padiglione opera dello studio Whoa. In effetti, passeggiando lungo il percorso del padiglione di Singapore si entra in un piacevole ambiente naturale che regala refrigerio, quiete e anche una visione di come la natura sia un'alleata preziosa e da tutelare.

Expo Dubai 2020, Padiglione Singapore - foto Shutterstock
 
Finlandia
Punta a regalare un angolo di quiete anche il padiglione finlandese. Fuori sembra un cubo di candida neve sulla quale uno squarcio propone un affaccio sul legno, materiale tipico delle costruzioni finniche scelto dallo studio di Helsinki Jkmm proprio per evocare quel tipo di sensazioni anche nel deserto.

Expo Dubai 2020, Padiglione Finlandia - foto Shutterstock
Russia
Porta la firma di Sergei Tchoban il padiglione russo composto da due sfere incastrate una sull’altra, quasi come una matrioska. Le due strutture sono realizzate con lunghi tubi colorati che vogliono dare l’idea del dinamismo del Paese ma anche ricordare le sue avanguardie artistiche del Novecento.
Expo Dubai 2020, Padiglione Russia - foto Shutterstock
Corea
Sembra uno stadio ma non lo è. Il padiglione coreano è ricoperto da centinaia di cubi rotanti con una facciata digitale e le altre analogiche che, muovendosi, creano uno straordinario effetto visivo pensato da Mooyouki architechts. La visione migliore si ha dall’alto della torre panoramica rotante Garden in the Sky.

Expo Dubai 2020, Padiglione Corea - foto Shutterstock
INFORMAZIONI
Siti web expo2020dubai.com e visitdubai.com. Tutte le info pratiche per sapere come scoprire Dubai e Expo 2020 si trovano in quest'articolo.