Il grande cinema di montagna torna sotto la Gran Becca per la sedicesima edizione del Cervino Cinemountain filmfestival, in programma dal 30 luglio al 4 agosto tra Valtournenche e Breuil-Cervinia. Questa edizione – preannunciano i direttori Luisa Montrosset e Luca Bich – vanta la partecipazione di 10 Paesi per 17 film in concorso di cui 10 vincitori di Gran Premi ad altri festival. In totale vi saranno 18 ore circa di proiezioni nelle due sale per un'immersione nelle terre alte, dall'Himalaya alle Alpi. A giudicare le pellicole, selezionate nei principali festival di cinema di montagna del mondo, saranno l'alpinista Darius Zaluski, Claudia Giannetto, esperta della storiografia cinematografica, e Micol Cossali, filosofa e regista. Saranno assegnati tre premi: il Grand Prix des Festivals-Conseil de la Vallée, Vie de Montagne e il premio del Cai per il miglior film di alpinismo. Un quarto riconoscimento sarà attribuito dal pubblico.
Ad aprire il festivaluna serata dedicata alla celebrazione del 40° della prima salita italiana all'Everest con la spedizione voluta da Guido Monzino nel 1973 che portò sul Tetto del mondo gli alpini Rinaldo Carrel, Mirko Minuzzo, Virginio Epis, Claudio Benedetti e il carabiniere Fabrizio Innamorati. Ricordi e testimonianze al Cinema del Guides di Cervinia si intrecceranno per raccontare 40 anni di avventure e di sogni sulla montagna di tutte le montagne: Simone Moro, fuoriclasse dell'alta quota, raccoglierà le fila della storia.
Fuori concorso sarà presentato "Two on K2" di Darek Zaluski, che ripercorre l'impresa di Gerlinde Kaltenbrunner e del compagno Ralf Dujmovits sul pilastro nord del K2 (ultimo dei 14 ottomila per la grande alpinista austriaca). Infine il Cervino Cinemountain si chiuderà con la proiezione del cortometraggio "Il turno di notte lo fanno le stelle", di Edoardo Ponti con la sceneggiatura di Erri De Luca, e del documentario sul back stage del film che ha come protagonisti lo scrittore napoletano e gli scalatori Nives Meroi e Romano Benet.