In occasione del prossimo G8 che si terrà all’Aquila, l’Italia ha deciso di sospendere l’accordo di Schengen sulla libera circolazione in Europa. Conseguentemente, dal 28 giugno al 15 luglio verranno effettuati controlli alle frontiere in modo da garantire una maggiore sicurezza. Poiché la sospensione è valida sia in entrata sia in uscita, i turisti italiani dovranno esibire a ogni controllo la carta d'identità valida per l'espatrio o il passaporto, in base alla richieste della destinazione finale del loro viaggio. Invitiamo perciò i nostri connazionali in partenza per l'estero in quelle tre settimane a non farsi cogliere impreparati da questa decisione, che rischia di compromettere le loro vacanze.
Il G8, in programma dall'8 al 10 luglio, originariamente previsto all'isola della Maddalena, in Sardegna, è stato trasferito all'Aquila (nella foto: la Scuola sottoufficiali di Coppito, sede del vertice) dopo il tragico terremoto che ha colpito l'Abruzzo nella notte tra il 5 e il 6 aprile.
Negli accordi di Schengen è previsto espressamente che un singolo Paese dell'area (di cui fanno parte Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, e tre paesi extra Ue, Islanda, Norvegia, e Svizzera), in determinate circostanze possa sospendere la libera circolazione dei cittadini, ma solo per un periodo limitato di tempo. Anche I cittadini europei dell’area di Schengen, che dall'inizio degli anni Novanta si spostano liberamente nei Paesi firmatari, per entrare in Italia saranno nuovamente soggetti ai controlli alle frontiere (così come era già accaduto nel 2001, in occasione del G8 di Genova).
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