Ultimamente la birra è di moda, non c’è che dire. Specie la birra artigianale, prodotta dai microbirrifici che spuntano in ogni dove sul territorio italiano, riscoprendo un’antica vocazione che era andata perduta, sacrificata sull’altare dell’industrializzazione e delle produzione di massa. Birre dai sapori diverse, realizzate con ricette spesso fantasiose che declinano i sapori, li innovano e li adattano ai territori. Così andare a un festival della birra oggi vuol dire aprirsi ad assaggiare novità inaspettate, magari in abbinamento con cibi cui non avresti mai pensato, perché attorno al mondo delle birre artigianali sta nascendo anche tutta una gastronomia. È quello che si impara partecipando alla quinta edizione del Genova Beer Festival, che si tiene da venerdì 18 a domenica 20 ottobre a Villa Bombrini di Cornigliano (via Muratori 5).
Per tre giorni in degustazione ben 150 birre artigianali alla spina che arrivano da 17 birrifici da tutta Italia e dal Belgio, da secoli patria delle birre di tradizione monastica. Si potranno assaggiare le birre dei liguri Maltus Faber, Fabbrica Birra Busalla, Altavia, Scarampola, Birrificio Finalese; i piemontesi Canediguerra e Kamun, i lombardi Bidu e Brewfist, e ancora Mastino (Veneto), Foglie d'Erba (Friuli), Birrificio Perugia (Umbria), MC77 (Marche), Eastside (Lazio). Ma il Genova Beer Festival non è solo un momento per provare nuove birre, è l’occasione per partecipare a laboratori, degustazioni e conferenze per conoscere meglio un mondo sempre più vasto e vario.