È stata la cucina di Masterchef, o meglio, il suggestivo edificio che ospita la trasmissione, le Officine del Volo di Milano, a far da cornice alla serata dedicata ai Ristoranti del Buon Ricordo, martedì 4 dicembre. Una serata di festa, di celebrazione per la prima e più numerosa associazione italiana di imprenditori della ristorazione, ma anche l’occasione per annunciare cambiamenti, new entry e novità storiche. Ma andiamo con ordine.
D’ora in poi, il piatto in ceramica non sarà più regalato a chi degusterà la specialità del locale, ma a chi sceglierà di fare un’esperienza enogastronomica completa, degustando il Menu del Buon Ricordo che ciascun ristorante metterà a punto. Si tratterà di un Menu degustazione che, pur nel variare delle stagioni e quindi delle proposte, avrà sempre come punto fermo la specialità-simbolo del locale. L’idea è quella di creare una sorta di Giro d’Italia per Collezionisti di emozioni, dedicato alla scoperta della straordinaria varietà dei territori e della gastronomia della penisola. I ristoratori del Buon Ricordo resteranno per i clienti preziosi amici in grado di suggerire i sapori più autentici  della loro terra.
Inoltre il nuovo Consiglio direttivo presieduto da Cesare Carbone del ristorante La Manuelina di Recco (Ge) e coordinato dal Segretario generale Luciano Spigaroli del ristorante Al Cavallino Bianco di Polesine Zibello (Pr), annuncia, fra le novità e i progetti in corso, la partecipazione a eventi in Italia ed all’estero (come la recente Serata di Gala all’Ambasciata di Parigi in occasione dell’apertura della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo); l’organizzazione di appuntamenti che nel nome del Buon Ricordo uniranno a tavola tutt’Italia; il rilancio dell’associazione all’estero e molto altro.
 
LE NEW ENTRY  
I ristoranti associati rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana. Un mosaico a cui si aggiungono altre 9 tessere. Questi i 9 nuovi ristoranti che dal 2019 entrano a far parte del sodalizio e le loro specialità: a Parma La Forchetta con il Risotto al radicchio rosso, salsa di parmigiano, gel di ribes e prosciutto di Parma, a Montù Beccaria (Pv) La Locanda dei Beccaria con Le stagioni del risotto, a Morano Calabro (Cs) L’Antico Borgo con lo Sformato di baccalà con crema di ceci e peperoni cruschi, a Avigliano (Pz) l’Osteria Al Borgo con il Baccalaj cu gli peprinij rosica rosica, a Marina di Carrara (Ms) Ciccio Marina con la Zuppetta di mare del Buon Ricordo, a Menaggio (Co) il Ristorante del Porto Menaggio con i Tagliolini semi-integrali fatti a mano con Bitto e Pesteda di Grosio, a Castrocaro (Fc) la Trattoria Bolognesi “Da Melania” con il Curzùl con zucchine, guanciale e pecorino di fossa, a Parigi A Tavola con la Tagliata di tonno in agrodolce e Le Cherche Midi con i Ravioli del Cherche Midi.
Inoltre, i ristoranti del Buon Ricordo possono cambiare periodicamente la loro specialità. Quest’anno sono 5 le nuove proposte: le Girelle di persico al burro e timo del Gardesana a Torri del Benaco (Vr), l’Insalata di coniglio, verdure dell'orto, maionese e uovo di quaglia dell’Osteria La Fefa a Finale Emilia (Mo), il Reale di manzo laccato con spuma di patate al Montebore de La fornace a San Vittore Olona (Mi), La crapiata de La luna nel bosco a Pignola (Pz), la Lombata di coniglio in porchetta del Prêt à Porter a Bagno di Romagna (Fc).
BUON RICORDO, UNA TRADIZIONE CHE VIENE DA LONTANO
54 anni d’età e un centinaio d’insegne (di cui 9 all’estero fra Europa e Giappone): dal 1964 l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo salvaguarda e valorizza le molte tradizioni e culture gastronomiche d’Italia, riunendo ristoranti di città e di campagna, dal Nord al Sud. Quella del Buon Ricordo è stata la prima associazione italiana di imprenditori della ristorazione e ancor oggi è la più numerosa e nota tra i consumatori. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare su cui è effigiata la specialità del locale, che viene donato agli ospiti in memoria di una piacevole esperienza gastronomica da ricordare.