La polemica ha ripreso vigore qualche giorno fa quando il ponte Waldschlösschen è stato finalmente inaugurato dopo anni di lavori e dibattiti internazionali. Siamo a Dresda, ex Germania est e città simbolo delle devastazioni dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Tutto ha inizio nei primi anni Duemila quando il consiglio comunale autorizza la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Elba che smaltisca il traffico del Marienbrücke, dell'Augustusbrücke e del Carolabrücke, i tre collegamenti storici tra la parte vecchia della città (quella ricostruita dopo i bombardamenti) e quella nuova, a nord dell'Elba. Il progetto è solo un progetto e l'Unesco inserisce Dresda nella sua lista del patrimonio mondiale nel 2004.
Nel 2006 con la fine della ricostruzione della Frauenkirche, simbolo assoluto e universale degli orrori della guerra, Dresda ritorna agli antichi splendori. Solo che alla città il ponte serve comunque. Lo dicono anche i cittadini chiamati a votare in un referendum. L'Unesco non la prende bene e, nel 2009, esclude la valle dell'Elba vicino a Dresda dalla famosa lista. Gli abitanti fanno spallucce e si godono il rinnovamento in corso, l'apertura di nuovi musei, come quello dedicato alla guerra, un vero capolavoro di architettura, memoria e conservazione, la ristrutturazione di altri palazzi, le mostre... Nel frattempo il ponte è pronto e, pochi giorni fa, è stato inaugurato con una folla festante pronta ad attraversarlo. Alla faccia dell'Unesco.
Ora, in effetti il ponte poteva essere fatto meglio, magari meno massiccio e pesante, però il mitico (e quasi mitologico a questo punto) paesaggio del centro storico, già ritratto da Bernardo Bellotto nel 1748, e rinato nell'ultimo decennio, è comunque salvo e bello da vedere e fotografare. Il nuovo ponte è decisamente fuori dal cuore pulsante della città e gli orgogliosi cittadini ben lo sanno. Personalmente ho visitato Dresda un anno e mezzo fa e non l'ho nemmeno notato, nonostante fosse già in costruzione. L'Unesco in tutto questo non proibisce a Dresda di ricandidarsi, con altri criteri che riducano i 18 chilometri lungo il fiume previsti precedentemente. I cittadini sono contenti, la città gode finalmente di ottima salute, i turisti la affollano come non mai. Ogni tanto le polemiche sembrano essere fini a se stesse. Voi che ne pensate?