Bisogna prendersi del tempo per pensare quando si visita
«Italia Inside Out» la mostra fotografia dedicata all’Italia che inaugura il primo giorno di primavera a
palazzo della Ragione, a Milano. Bisogna prendersi tempo per vedere le oltre 300 immagini in mostra e riflettere su come si è evoluta l’Italia dal 1950 a oggi, arco temporale in cui sono ambientate le immagini. L’Italia in bianco e nero degli anni Settanta, con le signore sarde intabarrate in abiti neri, l’Italia delle speranze immortalate sul delta del Po da Pietro Donzelli.
Le campagne marchigiane di Giacomelli, spoglie e geometriche, la Torino rarefatta radiografata di Massimo Siragusa. L’Italia che alle volte non ci si prende il tempo sufficiente per guardare non tanto nel suo arcinoto patrimonio culturale, quanto negli angoli di quotidianità che si attraversano senza pensare e senza darci peso, dando per scontato la bellezza pervasiva che ci circonda.
Sono quarantadue i fotografi italiani selezionati da Giovanna Calvenzi per questo primo round di Italia Inside Out, aperta fino al 21 giugno. Prima atto di una grande mostra in due tempi, visto che da luglio l’Italia sarà vista attraverso gli obiettivi dei fotografi stranieri. Anche in quel caso la messa in scena sarà curata da Peter Bottazzi che ha organizzato la grande sala del palazzo della Ragione come se fosse una stazione con tanti vagoncini abbandonati sulle cui fiancate sono esposte le fotografie.
«È come se avessimo fatto 42 piccole personali» spiega Calvenzi. «Ogni autore scelto presenta un lavoro su un territorio circoscritto, un luogo che conosce bene perché è quello dove è cresciuto, quello di appartenenza o un luogo d’elezione». La mostra non ha una scansione cronologica o tematica, ma giustappone semplicemente autori e immagini così che ognuno si può costruire il suo viaggio in Italia, destreggiandosi tra
la Venezia di Berengo Gardin e la donne siciliane di
Letizia Battaglia, la Sardegna degli anni Settanta di
Franco Pinna e la Firenze di Cesare Colombo. Certo, mancano forse degli sguardi contemporanei che uno si sarebbe aspettato di trovare, ma fare scelte e selezioni è difficile e i fotografi meritevoli sono tanti che qualcuno manca sempre.
Ogni fotografo ha anche scritto una lunga didascalia per il suo “vagone”: racconta il contesto e le motivazioni che l’hanno portato a scegliere quella serie di scatti per mettere in mostra la sua versione e la sua visione d’Italia. Il secondo atto della mostra,
Out, andrà in scena dal 1 luglio, quando verranno esposte le fotografie dei grandi maestri internazionali, da
Cartier Bresson a
David Seymour che racconteranno con i loro occhi il nostro Paese. «Sono lavori che illustrano la loro idea d’Italia, un Italia che ricalca molto quella del Grand Tour, con tante città storiche e città d’arte» anticipa Calvenzi.
Info: Inside Out, dal 21 marzo al 21 giugno.
Palazzo della Ragione, piazza dei Mercanti 2, Milano.
ingresso: 12 €, soci Touring 10 €, il biglietto per i due allestimenti (Out, dal 1 luglio al 27 settembre) costa 18 €, 16 € per i soci Tci.
Info: www.palazzodellaragionefotografia.it.