“La navigazione in kayak è una sorta di arrampicata orizzontale lungo il litorale dove mare, terra e condizioni atmosferiche si potenziano e annullano di continuo generando venti, correnti, frangenti, ridossi e bonaccia… mentre il mondo animale, terrestre e acquatico, si avvicina per osservarci passare silenziosamente”.
Così Guido Grugnola ha sintetizzato le sensazioni di un'impresa sportiva (e non solo) passata fin troppo inosservata: la circumnavigazione in kayak dell'Italia, della Sicilia e della Sardegna. Si è fatto 3200 miglia di pagaia, in solitario e senza assistenza, per testimoniare che c'è un modo innovativo di fare sport e contemporaneamente evitare al patrimonio naturalistico e paesaggistico del litorale italiano da ogni forma di abuso e degrado.
È quindi un atleta di vaglia, ancor prima che un istruttore della scuola nazionale di kayak in mare, Guido Grugnola, protagonista in prima persona dei corsi di kayak inshore della durata di una settimana proposti (anche per gli absolute beginner) presso la base di Caprera del Centro Velico Caprera nei periodi 21-28 settembre e 28 settembre-5 ottobre. Una settimana di full immersion, con lezioni teoriche e sessioni pratiche in acqua, per partire dalle nozioni primarie (il controllo del mezzo, l’equilibrio e la propulsione) e giungere fino buon controllo del kayak: attrezzatura, orientamento ai criteri di sicurezza, diversi tipi di pagaiata, imbarchi e sbarchi, diversi tipi di traini, linea di fila… Senza dimenticare una prima conoscenza delle tradizioni, consuetudini e storia del kayak e per comunicare attenzione e rispetto nei confronti delle risorse naturalistiche e paesaggistiche del litorale.
Relativamente poco noto nel nostro Paese, il kayak in mare nelle aree del Nordeuropa, come Inghilterra, Francia atlantica e Scandinavia coinvolge ormai una quantità di sportivi sempre più significativa e sta contribuendo ad avvicinare i più giovani alla conoscenza del mare, della navigazione, delle manovre, delle tecniche di conduzione oltre a tutti quegli aspetti trasversali che contribuiscono alla formazione di un buon marinaio, indipendentemente dal tipo di scafo su cui naviga.
Guido Grugnola, prima ancora che atleta è un entusiasta navigatore: solo per la circumnavigazione della Sardegna ha impiegato 40 giorni, di cui 21 di navigazione alla media di 28 miglia al giorno. Ma il suo obiettivo è far conoscere il kayak in mare come una nuova frontiera della nautica sostenibile, sia che lo si scelga per navigazioni indipendenti, sia che lo si utilizzi come attrezzo sportivo a bordo di unità da diporto più grandi.
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