La laguna di Orbetello è un nuovo "Parco ambientale". Il 22 gennaio il Parlamento ha approvato in via definitiva il Disegno di Legge che istituisce il Parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della laguna di Orbetello. Questo nuovo intervento è l’ultimo tentativo in ordine di tempo di risolvere i problemi che affliggono una delle aree umide più preziose e più fragili d’Italia. La zona è a ridosso della Costa di Grosseto e la sua straordinaria biodiversità l’ha portata ad essere classificata nel tempo come Zona speciale di conservazione (Zsc), Zona di protezione speciale (Zps) e sito Ramsar.
La laguna di Orbetello versa in uno stato sempre più grave di sofferenza, che ormai è considerata dagli esperti una condizione strutturale. L’ultima emergenza è stata registrata nell’estate del 2024, con migliaia di pesci morti a causa dell’invasione di alghe, un evento che oltre a ferire l’ambiente sta mettendo sempre più in crisi il settore della pesca e quello del turismo.
A gestire il Parco sarà un Consorzio che avrà sede a Orbetello e di cui faranno parte il Ministero dell’Ambiente, la Regione, la Provincia di Grosseto e i Comuni di Orbetello e di Monte Argentario. Il Consorzio supporterà i compiti istituzionali degli Enti, in particolare riguardo la tutela dei siti della Rete Natura 2000 e delle Aree protette all'interno del Parco ambientale della laguna di Orbetello occupandosi, tra l'altro, di monitorare la laguna e i canali, rimuovere le alghe, controllare la qualità delle acque e tutelare il complesso ecosistema della laguna.
"Finalmente la laguna di Orbetello – dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente, Marco Simiani – potrà dotarsi di una nuova governance stabile che avrà il compito di monitorare l’ecosistema e programmare gli interventi necessari per salvaguardare un territorio fragile e prezioso. I mutamenti climatici e la mancanza di enti stabili strutturati di controllo hanno infatti messo a rischio, negli scorsi anni e in numerose occasioni, la sostenibilità ambientale del territorio".
L’istituzione di un Parco ambientale è l’ultima azione in ordine di tempo a tutela della laguna, che già dal 1971 è un’Oasi del WWF, istituita dopo la scoperta di Fulco Pratesi e Hardy Reichelt, entrambi padri fondatori del WWF Italia, di una colonia nidificante di Cavaliere d’Italia, una specie che in Italia era considerata estinta fin dai primi del ‘900.
I DUBBI E LE CRITICHE DEL WWF
Ed è proprio il WWF a sollevare dubbi sull’istituzione del nuovo ente, da cui è stato escluso insieme al Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica. Per il WWF, la creazione del Parco rischia di danneggiare la laguna e le realtà economiche che ne dipendono. “La Laguna di Orbetello è un ecosistema di inestimabile valore ecologico, economico e culturale, ma estremamente fragile – si legge in una nota -. La previsione di una nuova governance che superi la frammentarietà delle competenze sull’area poteva essere un passaggio importante, ma avrebbe richiesto un approccio che tenesse conto delle complessità ambientali e amministrative del territorio. Purtroppo, la nuova legge su questo punto presenta diverse criticità che rischiano di compromettere la tutela di questo habitat unico e che come WWF Italia abbiamo puntualmente evidenziato in audizioni e osservazioni a vari livelli”.
Le criticità di cui parla l'associazione ambientalista sono il rischio di un vuoto normativo creato dalla disapplicazione della normativa esistente sulle aree naturali protette (L. 394/1991) e il mancato coinvolgimento nel Consorzio del WWF e del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica, che già operavano e conoscevano in modo approfondito il territorio.
L'EMERGENZA ALGHE E LA MORIA DI PESCI
La prossima estate non si annuncia migliore della precedente riguardo alla proliferazione di alghe, responsabili dei processi che nel 2024 hanno portato alla disastrosa moria di pesci.
In questo momento, un banco di quattrocento ettari, per un peso complessivo di diverse decine di migliaia di tonnellate, si è depositato sul fondo, e rappresenta un grave pericolo già per i prossimi mesi. “Quest’anno rischiamo uno scenario ancora peggiore della scorsa estate – afferma il presidente della cooperativa dei pescatori di Orbetello, Pier Luigi Piro – e non possiamo certo aspettare il consorzio, perché serve una soluzione immediata. Serve una struttura commissariale in grado di intervenire in emergenza, già da subito”.