Lunga mille e quattrocento metri, e larga duecento, la gola dell’Aere nella regione svizzera dello Jungfrau è da secoli teatro di una di quelle leggende che da sempre popolano le vallate della Alpi e le alte quote, la leggenda del Tatzelwurm, il verme con le zampe. Si tratta di una leggenda che ricorre in tutte le Alpi di lingua tedesca, ma che è particolarmente radicata nella zona della gola dell’Aere, nella zona dell’Oberland bernese, dove il leggendario mostro che potrebbe essere un dragone, ma anche un serpente. Si dice sia anche stato fotografato, nel 1935, da un russo poco affidabile che pubblicò una immagine sulla Berliner Zeitung, stimolando la caccia al mostro, che poi non è mai stato travato.
Mostro o meno la gola dell’Aere è uno dei posti più affascinanti di tutta la Svizzera tedesca. Si tratta di una gola scavata nella roccia calcarea, stretta, a tratti strettissima – ci sono punti dove si assottiglia fino a un metro e mezzo e contemporaneamente si possono toccare le due pareti a picco. Si trova tra gli abitati di Meiringen e Innertikirchen non è stata percorsa per secoli, perché la paura dell’ignoto era troppo grande. Oggi si può visitare grazie a un sistema di passerelle e tunnel lungo un chilometro e mezzo, che si estenda per tutta la gola, sovrastando il grigio corso del fiume di origine glaciale. Una visita che ad agosto si può fare anche in notturna, fino alle 22, quanto tutto è illuminato in modo suggestivo.