Le immagini di natura più belle del mondo passano da qui. Perché il concorso annuale organizzato dal Museo di Storia Naturale di Londra è ormai da anni l'incontrastato banco di prova per tutti i professionisti della fotografia naturalistica mondiale: chi vince il Wildlife Photographer of the Year entra di diritto nel gotha dei migliori artisti. E anche quest'anno non fa eccezione alla regola.

LA MOSTRA AL FORTE DI BARD
All'edizione 2016 del concorso hanno partecipato quasi 50mila immagini, provenienti da 96 Paesi di tutto il mondo. Tutti gli scatti vincitori del 2016 sono in mostra da sabato 4 febbraio al Forte di Bard, in Valle d'Aosta, come peraltro avviene da otto anni a questa parte. Si tratta di 100 scatti eccezionali, premiati in 16 categorie (mammiferi, uccelli, piante, scatti creativi e così via) sia nella categoria adulti sia in quella ragazzi, riservata ai minori di 18 anni.

Vi presentiamo qui alcune immagini, vincitrici e finaliste, ma vi assicuriamo: tutte le immagini del Wildlife Photographer of the Year sono davvero eccezionali, vuoi per il soggetto ritratto, vuoi per la tecnica, vuoi per l'occhio che ha saputo cogliere un determinato particolare, vuoi ancora per il lavoro che c'è dietro allo scatto (e che vi raccontiamo nelle didascalie alle immagini).

C'è poi un importante messaggio, dietro molte fotografie: "Il Wildlife Photographer of the Year mette in evidenza alcune delle problematiche più attuali della società e dell’ambiente” ha commentato Sir Michael Dixon, Direttore del Museo di Storia Naturale di Londra. “Come possiamo proteggere la biodiversità? Siamo in grado di vivere in armonia con la natura? Le immagini vincitrici toccano i nostri cuori e ci sfidano a pensare in modo diverso all’ambiente".

GLI ORARI DELLA MOSTRA
Wildlife photographer of the year è un premio organizzato dal Natural History Museum di Londra. La mostra al Forte di Bard (uscita Pont Saint-Martin dall'autostrada Torino-Aosta) dura fino al 4 giugno 2016; orari speciali il 4 e 5 febbraio: 11-19; dal 6 febbraio, martedì-venerdì 11-18; sabato, domenica e festivi 10-19; www.fortedibard.it. Biglietto ridotto per i soci Tci.

1. Tim Laman, USA
Vincitore assoluto, Wildlife Photographer of the Year 2016

GoPro HERO4 Black; 1/30 sec a f2.8; ISO 231.

Un'immagine incredibile, mai realizzata prima, quella di Tim Laman, fotografo naturalista che da tempo realizza memorabili reportage sulla biodiversità del mondo. È stata realizzata nel parco nazionale Gunung Palung, una delle ultime roccaforti dell'orango nel Borneo indonesiano, e ritrae un giovane maschio mentre si arrampica su un altissimo albero della foresta. Vedete il secondo tronco, parallelo al primo? È quello di un fico strangolatore, pianta parassita che cresce attorno ad altre piante fino a farla morire: la grande scimmia vuole raggiungere proprio i prelibati fichi che crescono in cima. Gli oranghi ricordano dove sono gli alberi di Ficus nella foresta, così Tim, che aveva già visto quell'orango sull'albero, sapeva che prima o poi sarebbe ritornato a banchettare. Di qui la decisione di salire in cima per sistemare alcune camere GoPro: ci sono voluti tre giorni per metterle in posizione, poi una lunga attesa della scimmia. E finalmente lo scatto con un telecomando da posizione lontana, proprio come Tim aveva sperato: l'orango ripreso dall'alto e la sua immensa casa verde - la foresta del Borneo - ai suoi piedi. 

2. Gideon Knight, UK
Vincitore, Young Wildlife Photographer of the Year 2016
Canon EOS 7D Mark I + 400mm f5.6; 1/250 sec a f6.3; ISO 500.

Questa è la foto vincitrice della sezione riservata ai minori di 18 anni ed è stata scattata da un ragazzo inglese, Gideon Knight, in un parco di Londra. In questo caso non sono il soggetto o la scena a essere speciali, ma la composizione e la sensazione di magia che suscita la scatto. L'uccello dell'immagine è infatti una comunissima cornacchia nera, posata su un albero del parco: Gideon è stato bravo a comporre la scena con la luna piena nascente, sul far della notte, inquadrando la silhuoette dell'uccello in modo tale che non collidessse con i rami del sicomoro. "C'era qualcosa di soprannaturale, come se l'immagine fosse uscita da una favola" ha detto Gideon. Certamente Edgar Allan Poe avrebbe sorriso a vederla.  
 

3. Valter Binotto, Italia
Vincitore, categoria Piante e funghi
Nikon D4 + 200mm f4; 1/80 sec a f10; ISO 200; telecomando; treppiede Gitzo con testa Benro; riflettore. 

Sono stati parecchi i fotografi italiani premiati nel concorso 2016. Tra di loro, Valter Binotto, vincitore nella categoria piante con questa meravigliosa fotografia di fiori di nocciolo, scattata nel Nord dell'Italia. Il nocciolo ha fiori maschili e fiori femminili: quelli maschili sono riuniti in amenti lunghi e penduli (si vedono facilmente sulla pianta, prima della comparsa delle foglie), mentre quelli femminili sono piccoli e assomigliano a gemme. Il polline prodotto dai fiori maschili deve atterrare su quelli femminili per produrre i frutti, ma i fiori devono essere su alberi diversi: il nocciolo conta dunque sul vento per trasportare il polline da un albero all'altro. Ed è proprio questo momento che Valter è riuscito a catturare con maestria: "La parte più difficile è stata immortalare i fiori femminili immobili, mentre gli amenti si muovevano" ha dichiarato. "Ho scattato molte volte prima che il vento componesse la scena che avevo in mente".
 

4. Nayan Khanolkar, India
Vincitore, categoria Fauna urbana
Nikon D7000 + 18–105mm f3.5–5.6 a 21mm; 1/20 sec a f7.1; tre flash Nikon; telecomando infrarosso Trailmaster.

Avete mai visto un leopardo che si aggira tra le case? In India non è una scena così rara, specialmente nei sobborghi di Mumbai al confine con il parco nazionale Sanjay Gandhi. Qui il popolo Warli da sempre rispetta i grandi gatti: nonostante incontri ravvicinati e attacchi occasionali, i leopardi sono accettati come una parte della vita quotidiana e della cultura locale, tanto da essere dipinti sui muri delle case. L'obiettivo del fotografo era proprio quello di mostrare come il leopardo - una delle specie più perseguitate di felini - possa convivere con l'uomo, in virtù di tolleranza e pianificazione. Dopo aver ricevuto la fiducia dei locali, Nayan ha ottenuto anche la loro collaborazione: gli abitanti del quartiere dove tutte le notti si aggirava questo leopardo non solo hanno fornito informazioni utili sui percorsi abituali del felino, ma hanno anche evitato che le macchine fotografiche e i flash non fossero rubati da qualcuno di passaggio... Ci sono voluti quattro mesi per ottenere lo scatto perfetto
 

5. Ganesh H Shankar, India
Vincitore, categoria Uccelli
Nikon D810 + 200mm f2 lens; 1/500 sec a f5; ISO 400; treppiede Gitzo 5540LS + testa Sachtler 0707 FSB-8.
 
La fotografia vincitrice della categoria uccelli premia uno scatto simpatico e originalissimo: un parrocchetto dal collare mentre morde la coda di un varano del Bengala, una specie di grande lucertola. L'ha scattata Ganesh Shankar nel parco nazionale Keoladeo Ghana, in India. Ganesh si era accorto che una colonia di parrocchetti, una specie comunissima e diffusa in tutta l'India, era in agitazione per via di un varano che aveva scelto come sua residenza proprio l'albero dove la colonia nidificava e riposava di notte. Per due giorni, il fotografo ha osservato i tenacissimi uccelli mentre cercavano di scacciare la lucertola, mordendole la coda, infastidendola, creando un caos infernale per mandarla via. Alla fine, niente da fare: il paziente varano ha avuto la meglio e i parrocchetti hanno deciso di trasferirsi su un altro albero senza lucertole di mezzo. D'altronde, questa è una delle specie più adattabili che esistono al mondo: ne sono la prova le tantissime colonie nate in giro per il mondo da esemplari scappati dalla cattività, anche in molte città d'Italia. 
 
6. Tony Wu, USA
Vincitore, categoria Subacqueo
Canon EOS 5D Mark III + 15mm f2.8; 1/200 sec a f9; ISO 640; Zillion housing; Pro One optical dome port.

Per molti giorni ogni mese, in concomitanza con la luna piena, migliaia di "two spot red snappers" (grandi pesci dei mari tropicali) si trovano attorno all'isola di Palau, nell'oceano Pacifico, per riprodursi. I pesci riempiono l'acqua con sperma e uova, e i predatori arrivano in massa per approfittare del banchetto. Sfidando le potenti correnti, la luce bassa e il caos generato dai pesci, il fotografo Tony Wu si è immerso cercando un'immagine che immortalasse lo spettacolo: gli sono stati necessarie varie sessioni prima di catturare l'immagine perfetta. "Sono rimasto affascinato da come i pesci cambiano rapidamente colore durante l'accoppiamento: passano dal loro rosso standard a una moltitudine di sfumature" ha detto.
 

7. Lance van de Vyver, Nuova Zelanda7Sudafrica
Finalista, categoria Bianco e nero
Canon EOS 5DS R + 500mm f4; 1/1600 sec a f4; ISO 1600.

Che cos'è quello strano oggetto in primo piano, ricoperto di scaglie? Si tratta di un pangolino di Temminck, uno strano animale dall'aspetto preistorico, mangiatore di formiche, che vive nelle zone aride dell'Africa meridionale. Un incontro ormai raro, visto che il pangolino vive prevalentemente di notte e che è cacciato dai bracconieri per la cosiddetta medicina cinese; ancor più raro vederlo in una posizione di difesa, tutto appallottolato su se stesso, mentre un leone tenta di scalfire la sua corazza! "Lo facevano rotolare come un pallone" ha raccontato Lance van de Vyer "e ogni volta che il pangolino provava a scappare, attraeva nuovamente la loro attenzione". Ci sono volute 14 ore prima che il branco di leoni lasciasse perdere il pangolino e spostasse l'attenzione altrove. L'esemplare non appariva ferito, ma è morto poco dopo, probabilmente non solo per lo stress della lotta, ma anche per essere rimasto al sole e al caldo per tutto il giorno.  
 

8. Charlie Hamilton James, UK
Finalista, categoria Mammiferi
Nikon D7100 + 10–24mm lens a 24mm; 1/2500 sec a f5.6; ISO 1600; monitor infrarosso Trailmaster TM550.

Cielo blu, monti all'orizzonte, un orso che difende la sua preda, i corvi in posizione perfetta: ci sono tutti gli ingredienti per uno scatto memorabile. Siamo nel parco nazionale Grand Teton, l'area protetta che confina con quella più famosa di Yellowstone, in Wyoming, USA. "Avvicinare un orso che si nutre è sempre pericoloso" ha raccontato Charlie Hamilton James. "I protocolli per uscire dalla macchina sono severissimi". Charlie usciva dalla macchina per controllare le sue fototrappole, posizionate vicino alle carcasse di animali investiti dalle macchine che i ranger del parco spostano lontano dalla strada per evitare il contatto tra turisti e grandi predatori. Ci sono voluti cinque mesi per avere uno scatto "decente", come ha detto Charlie. "Raramente sono soddisfatto delle mie immagini, ma questa mi piace davvero, nonostante sia un po' infastidito dal fatto che il corvo in alto copra proprio la vetta del Grand Teton!".

9. Simon Stafford, UK
Vincitore, categoria Mammiferi
Nikon D810 + 800mm f5.6 lens; 1/500 sec a f5.6; ISO 400.

Un'immagine che urterà qualcuno, siamo sicuri. Ma è un'immagine di vita e di lotta quotidiana per la sopravvivenza, quella scattata da Simon Stafford nel Maasai Mara National Reserve, in Kenya. Migliaia di gnu in migrazione ogni anno devono attraversare il fiume Mara, popolato da temibili coccodrilli del Nilo: e aspettando di trovare il momento migliore per guadare, si ammassano sulle rive fangose del fiume, scavandone sempre di più gli argini. Presto la scena si fa infernale: mentre moltissimi animali riescono a passare indenni, ci sono gnu che soccombono in acqua, gnu che sono stritolati dalla massa, gnu che urlano sotto gli zoccoli di altri gnu. Il fotografo è tornato sulla scena il giorno dopo la grande migrazione, all'alba. "Era una scena sinistra" ha raccontato. "C'erano più di 50 carcasse ammonticchiate, le iene stavano già nutrendosi dei cadaveri, ippopotami e coccodrilli aspettavano nel fiume". Il grande gioco della vita aveva ancora una volta lasciato il suo segno. 
 


 

Vuoi dormire a Bard? Ecco la struttura che abbiamo selezionato per te:

116252
 

Ti consigliamo anche l'eccellente hotel 4 stelle Ad Gallias.