Il piano in origine era semplice: comprare una vecchia auto a Londra e arrivare il più lontano possibile. La rotta decisa ma passibile di tutti i cambiamenti possibili: Australia, via terra. I tempi lunghi, come si conviene ai viaggiatori: 12 mesi, settimana più, settimana meno. Con questi presupposti iniziò 40 anni fa l'avventura di Tony Wheeler e sua moglie Maureen.
Un'avventura che portò alla pubblicazione di Accross Asia on a cheap, la guida per viaggiatori zaino in spalla che sarebbe passata alla storia come la prima Lonley Planet. “Era primitivo, era dilettantesco ma era l'inizio della Lonley Planet" scrive a 40 anni di distanza Wheeler nell'introduzione alla ristampa che Edt (da 20 anni editore italiano delle Lonley) spedisce (in epub e pdf) a chiunque scriva alla casa editrice torinese (info qui).
Stampata alla buona, più simile a un ciclostilato universitario che a un possente Baedeker tedesco (o perché no a una Guida rossa del Tci) quella prima guida costava un dollaro e ottanta centesimi e raccontava un mondo assai diverso rispetto a quello odierno. Un mondo attraversato da centinaia di ragazzi che percorrevano in ordine sparso l'Hippy Trail, l'itinerario degli hippy che partiva da Londra e si disperdeva in Asia, da Kabul a Katmhandu, fino a Goa. Un viaggio “che si può affrontare senza essere avventurieri pronti a tutto (…). Un viaggio che permette di liberarsi dalla trappola di un lavoro fisso dalle nove alle cinque” scriveva Tony nell'introduzione.
Per capire lo spirito di quelle avventure basta leggere le pagine dedicate all'Afghanistan, “un Paese meraviglioso e pazzesco” che in quegli anni era la vera Mecca dei viaggiatori on the road. Visti gratuiti e validi per un mese presentando tre o quattro foto, prezzi irrisori, acquisti convenienti soprattutto di vestiti su misura e scarpe. E ore passate a far nulla, seduti nel ristorante Sigis di Chicken street a Kabul, sorseggiando vino rosso prodotto da italiani trapiantati sul Kyber pass. Insomma, un viaggio stupefacente, davvero un altro mondo. Auguri.