329 voti favorevoli, 275 contrari e 24 astensioni, con questi numeri l’Europarlamento ha accolto il testo definitivo della legge sul ripristino della natura: la “Nature Restoration Law”. Un traguardo importante che conclude un iter articolato, iniziato nel giugno del 2022 e spinto dal sostegno di 1 milione di cittadini europei, 100 imprese, 600 scienziati e 200 ONG.

ll regolamento attende ora anche l’accoglimento del Consiglio europeo, prima della pubblicazione sull’ EU Official Journal. Un passaggio che però non rappresenta un ulteriore ostacolo, considerando che il testo definitivo è quello concordato nel negoziato che ha coinvolto negli ultimi mesi Commissione europea, Consiglio dell’Ue, Parlamento europeo (il cosiddetto Trilogo).

Bruxelles, Parlamento Europeo / foto Shutterstock

Entro due anni dal completamento dell’iter legislativo, gli Stati avranno invece l’obbligo di adottare dei Piani nazionali di Ripristino, da sottoporre al controllo della Commissione, inviando rapporti annuali sui progressi e l’attuazione delle misure previste. In caso di mancato rispetto degli obiettivi prefissati, gli Stati potrebbero essere esposti ad azione legale.

Entro il 2030 gli Stati membri dovranno ripristinare il buono stato di salute di almeno il 20% degli habitat contemplati dal testo, ciò foreste, praterie, zone umide, fiumi, laghi e coralli. Questa percentuale aumenterà poi al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050.

foto Shutterstock

La proposta di regolamento del Nature Restoration Law è stata presentata dalla Commissione Ue nel giugno del 2022 con l’assunto che oltre l’80% degli habitat europei versa in cattive condizioni e molti habitat naturali rischiano di essere distrutti. Dal momento della sua pubblicazione, 20 giorni dopo l’ok del Consiglio europeo, gli obiettivi della Restoration Law saranno quindi vincolanti per gli Stati membri dell’Ue.

Il traguardo raggiunto dalla “Nature Restoration Law” è stato accolto dal movimento ambientalista italiano che ha sostenuto la proposta con determinazione. 227 organizzazioni di livello nazionale e territoriale, tra cui anche il Touring Club Italiano, e 31 tra accademici, ricercatori e personalità della scienza e della cultura, hanno firmato il Manifesto per la Nature Restoration Law.

“La Nature Restoration Law - si legge nel testo – rappresenta la volontà decisa e concreta di cambiare finalmente passo e mettere la natura al centro delle vite delle persone, in un momento storico in cui la crisi ambientale globale chiede risposte serie, effettive, non più rimandabili. Chiede ragionevolezza, saggezza, azione. (…) Un simbolo concreto di un cambio di passo dell’Unione europea in termini di condivisione profonda, secondo il principio che l'Europa può vivere, crescere e rafforzarsi solo se a legarla ci sono anche natura, cultura, valori comuni. Se ci sono programmi come quello di proteggere il patrimonio naturale con le sue risorse e la sua bellezza”.

La sede del Parlamento Ue a Bruxelles

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