Città europea fra le più amate dagli italiani in ogni stagione, Barcellona è meta ideale anche sotto Natale. L’atmosfera del Natale si inizia a sentire  già l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione. Si allestiscono i mercatini natalizi e i presepi, cominciano ad accendersi le illuminazioni e il Corte Inglés, grande magazzino simbolo della Spagna, pensa a decorare le vetrine di addobbi e luminarie, mentre le pasticcerie preparano i dolci tipici per il grande evento.
La Rambla è illuminata per tutta la sua lunghezza. Non perdetevi il magnifico presepe allestito in Plaça Sant Jaume. Sicuramente andrete a visitare la celebre chiesa della Sagrada Familia: anche nei giardini che la circondano si tiene ogni anno un mercatino natalizio. Chi ama acquistare pezzi di piccolo antiquariato troverà qualcosa di interessante sulle bancarelle del Mercat Gotic, dove espongono pochi selezionati brocanteur. Da visitare anche il Col.lectiu d'Artesans de l'Alimentació, nella piazzetta di Santa Maria del Pi, dove si vendono miele, cioccolato, formaggi, paté, vini e dolci.
I mercatini natalizi sono molto diversi da quelli dell’Alto Adige e i souvenir che vi si possono acquistare sono decisamente curiosi. Vi consigliamo quello più importante, la Fira de Santa Llúcia, nella piazza della Cattedrale, dove insieme alle decorazioni ed ai prodotti artigianali vengono posti in vendita due oggetti tipicamente catalani: il Caga Tió, un tronchetto con una faccia simpatica, che indossa il tradizionale cappello catalano rosso, la Barretina. Secondo la tradizione, i bambini se ne occupano, lo coprono la sera perché non prenda freddo e gli danno da mangiare il torrone.
Un altro personaggio del presepe catalano veramente bizzarro è il Caganer, la statuetta di un uomo accovacciato con i pantaloni calati che … fa la cacca. La tradizione risale al XVIII secolo ed è considerato un portafortuna. Altri personaggi buffi e particolari si possono scorgere a Natale per le vie di Barcellona: sono i capgros, teste giganti di cartapesta come la Carassa de Nadal (il saraceno dalla lunga barba), l’Esperit de Nadal (lo spirito del Natale, incaricato di inaugurare i presepi) e l’Home dels Nassos (l’uomo dei nasi, uno per ogni giorno dell’anno).
Nei due mercati alimentari di Barcellona, la tradizionale grandissima Boquería e il Mercato di S. Caterina dall’architettura futurista, sulle bancarelle sono in bella mostra le prelibatezze di stagione: jamón di tutte le qualità e tutti i prezzi, crostacei, le tradizionali anguille, asparagi, formaggi, dolci e frutta. Anche in Catalogna, come in Italia, vige la tradizione del turron a base di zucchero e mandorle, che si affianca ai polvorones, dolcetti di pasta di mandorle.
 
Se il clima invernale si fa sentire, la soluzione migliore è recarsi in una granjas in Carrer Petritxol per inzuppare i churros, dolcetti fritti a forma di bastoncino o anello, in una tazza di cioccolata bollente. Le migliori cioccolaterie sono La Pallaresa, La Granjas e La Xurreria. Churros y chocolate sono la ghiottoneria dolce preferita dei barcelonins, come le famose tapas sono il modo prediletto per mangiare informalmente con la famiglia o con gli amici.
Le festività continuano dopo Natale e Santo Stefano anche il 28 dicembre, giorno in cui si festeggia la festa di Los Santos Innocentes. È molto simile al primo aprile italiano, dove ci si fanno degli scherzi a vicenda.
La sera del 5 gennaio, infine, si tiene la spettacolare parata de Los Rejes, i Re Magi. Una maestosa sfilata di carri, con danze, spettacoli del circo, fuochi d’artificio e così via, fino alla Fontana Magica ai piedi del Montjuïc. Mezzo milione di persone accompagna questa parata, soprattutto i bambini, che raccolgono le caramelle lanciate loro dai carri.