I "giocolieri dell’armonia" è il titolo della monumentale installazione di Giuseppe Gallo che aprirà la quarta edizione di Hypermaremma tra le dune di Ansedonia. Dodici figure si susseguono in una processione evocativa in cui sembrano danzare in assenza di gravità. I loro profili si allungano dal suolo verso il cielo come ombre che si sdoppiano riflesse allo specchio. Ogni sagoma ha caratteri e identità differenti e racconta la vita non solo sviluppata nello spazio ma anche nel tempo, un percorso che collega in un’unica danza momenti diversi delle ere dell’uomo. L'opera diventa una sorta di dialogo condiviso con lo spettatore come se anche quest'ultimo prendesse a sua volta parte al corteo dell’umanità che l’opera rappresenta.
I "giocolieri dell’armonia" è un’opera che parla di territorio al territorio, raccontando la storia di alcune delle popolazioni che nel passato hanno attraversato la Maremma, contribuendo alla ricchezza e al patrimonio culturale della Regione.
Info: Giuseppe Gallo, "I giocolieri dell’armonia", 17.04.2022 – 15.07.2022, Spiaggia della Tagliata di Ansedonia (presso “La Barca”), tutti i giorni h.24; coordinate: 42.4085039,11.3027896;
LA PERFORMANCE DI RACHEL MONOSOV
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L’opera si compone inoltre di un oggetto scultoreo dalle sembianze architettoniche, realizzato per l’occasione da artigiani della zona, che agisce da connettore tra i mondi autonomi delle due figure concentrate nello svolgimento delle proprie azioni, generando un’ulteriore tensione nella volontà di amplificare la distanza tra i due corpi, le due menti, le due personalità e le culture di provenienza. L’intero svolgimento della performance si concentra sui gesti e sui toni di un’atmosfera sospesa, non identificabile a livello emotivo, che riflette in parte il periodo storico in corso. Sottolineando la forza del tempo nella sua indeterminatezza, sottrae all’osservatore diversi punti di riferimento, riportando l’attenzione sull’essenza romantica degli esseri viventi. Con Monosov, Hypermaremma intende inoltre dare spazio ad autori ed interpreti di origini russe, in un momento in cui la voce degli artisti provenienti da quei territori è fortemente filtrata e ostacolata, nella speranza di proteggere sempre la libertà di espressione e la pace tra i popoli.